Meglio?!

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Ho seguito le dritte del fashion-guru 😀

Non so se si capisce, ma sono entrata in panico-look e visto che a voi il giochetto sembra piacere…

(il terzo vestitino l’ho già comprato 😛 )

(ahn, per la cronaca al vestito-tovaglia non rinuncio mica, ho fatto il fioretto che lo comprerò quando la bimba sarà pronta per partire… Ad un ritrovo di lambrette farei indubbiamente figura, non trovate?!)




Un certo non so che…

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Noto in giro un certo ripiegamento che mi sa tanto di autunno, con il tempo che fa da complice. Io per prima mi sento spenta, scollegata, apatica.

Certo le notizie che vengono dal paese non aiutano, nè le amare considerazioni sul tempo che passa e che perdo. Ma che diamine, ho solo 24 anni! Eppure sento che MI sto perdendo, che forse VI sto pure perdendo.

Tornando alle notizie, quelle con la N maiuscola, che occupano le prime pagine, non ho la forza né la voglia di indignarmi. O meglio mi indigno, ma poi?! Non ho l’entusiasmo e/o la fiducia nel futuro per attivare una risposta anche solo personale a tutto ciò. Vorrei anche scriverne, ma poi mi  sembra di riuscire ad imbastire solo inutili pipponi senza via d’uscita.

Ve ne lascio però un’elenchetto, così magari mi dite voi qualcosa di sensato:

E poi c’è questa pioggia, grigia e ottusa che mi fiacca, mi abbatte il morale. Meno male che nel finesettimana non c’era, ma c’era invece il mio Tino. Ed una buona torta salata fatta da me, ed una voglia di cambio-armadio e vestitini, ovviamente frustrata dalle temperature.

Che frustrazione!

John, Paul, George e Ringo aiutateci voi… All together Now!

Questo tema marroncino perchè il tempo è di quel colore lì e quindi la bicicletta coi fiori mi fa troppa troppa malinconia.



Escalation di Bubeschi sentimenti (o dell’incazzatura lavorativa)

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Sgroooooaaaaaaaaaallllllllll!!! Graoullll!!!

Sangue, voglio saaaaaaangueeeee!!!

Grrrr… Grrrr… Grrr…

Umpf… Umpf…

uhm…

Miaooooooooooo!!!

:'(

Ora voglio solo un weekend di coccole Bubesche.

Bubu preparati, chè Venerdì sera o Sabato mattina si fugge in montagna.

 

In compenso, per consolarmi, ho letto, quasi tutto d’un fiato questo:

More about Vai e vivrai

Bello. Se volete ve lo presto.



Ieri e Oggi

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Ieri era San Marco.

Quindi ieri sono tornata a casa con tre Rose Rosse: due per me (Tino&Suocero) e una per mamma (Tino).

Ieri abbiamo consacrato la giornata alla bimba: verniciature, montaggi, ingrassature, cuscinetti, tankerizzazione e chi più ne ha più ne metta.

Ieri mi sono guadagnata la qualifica di “Santa Rosa Martire della Lambra” con tanto di iconografia allegata in un forum di scooteristi d’epoca (come sono fika!!)

Tra ieri sera e stamattina la mia mamma e il mio Tino si sono mandati amorosi sms di ringraziamenti e complimenti: ciccì e coccò, coccò e ciccì, in un tripudio di zuccherosità che per due come loro è un miracolo.

Oggi il sole splende, le mucche pascolano accanto all’ufficio e io andrò in palestra.

 

Ooooh… Così mi piace!!!!

A tutti voi lascio un Boccolo, tutto speciale. Che l’amore rimanga o finalmente arrivi. Che la giornata, la settimana, il mese, l’anno che verrà vi sorrida. Che ci si possa rivedere o vedere presto prestissimo!

 


TV

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via Derrigk’s photostream

Questa è la mia città, quando mi piace tanto.

Questa è la foto di un mio prof. del Liceo, ritrovato per caso su flickr, che tentava, con qualche successo, di farci innamorare di matematica e fisica,  noi che eravamo poco più di una classe di gallinelle ciaccolone e bisbetiche.
Lui invece era simpatico e piacione, con un’evidente debole per le belle ragazze (alunne escluse, ovviamente!).

Che ricordi…


Mika ca…voli!

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Un concerto fantastico… O meglio, uno spettacolo. Nel vero senso della parola.

Scene, balletti, intermezzi, musica, rivisitazioni e medley riuscitissimi. Glitter, palloncioni, stelle filanti sul pubblico. Gonfiabili, cambi di fondali, cambi d’abito, tutto con il piede premuto sul acceleratore dell’immaginazione, senza limiti nè pudori.

Ballato, tanto. Cantato tantissimo. Saltato tanto tantissimo.

E poi la chiacchiera pre-nanna con zia Lucy, come ai bei tempi di via Agrigento, lo spettegolio, l’intesa ad occhiate e mezze boccacce. Meglio delle Charlie’s Angels 😀

Oggi, tra il ritorno da Milano e il lavoro mi sono anche trovata a fare da corriere espresso per una spedizione di pesce fresco da casa dei “suoceri” a casa mia ^_^

Annotazione tutta personale, ma anche no: mio suocero mi chiama “Ben mio” al momento di salutarmi e io mi sciolgo ogni volta come un Lindor.


Odio! Odio! Odio!

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Tina odia essere messa in attesa al telefono (dal suo Tino).

Anche se preavvertita.

Soprattutto se a causa di un certo capo ‘ntipatticizzimo!

In compenso, sbraitando “Odio! Odio! Odio!” al telefono, mi è tornata in mente la mitica Maga Magò, e questo bellissimo duello, che mi fa sempre spisciare dalle risate.

Ve lo lascio come viatico, visto che oggi pomeriggio parto per Milano, con la mitica zia Lucy e due amici per andare a vedere Mika 🙂

 

Fate i buoni, torno domani 🙂

 


Wiki-Bubu

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Ravizzone – Brassica campestris L. var. Oleifera D.C.

Classe: Dicotyledonae
Ordine: Rhoedales
Famiglia: Cruciferae – Brassicaceae
Tribù: Brassiceae

Francese: Navette; Inglese: Winter rape; Spagnolo: Nabina; Tedesco: Rübsen

Origine e diffusione

Il Ravizzone è una pianta di origine incerta, coltivata nei Paesi dell’Europa centro-settentrionale. Nella P

ianura Padana viene coltivato come erbaio autunno-primaverile, dove viene utilizzato tra la fine di marzo e i primi di aprile, epoca in cui fiorisce. Nelle zone irrigue, sempre come erbaio, viene seminato verso la fine dell’estate e offre un primo taglio verso novembre e un secondo, meno produttivo, in primavera.

Caratteri botanici

Pianta annuale o biennale, con radice fittonante, gracile, a colletto non ingrossato, molto simile al Colza, dal quale si distingue per avere le foglie più ruvide, irte di peli, in particolare nella pagina inferiore, meno glauche e meno carnose. Lo stelo, le foglie caulinari e le infiorescenze sono quasi come nel Colza. Le silique sono molto erette, rostrate; i semi, più chiari rispetto a quelli del Colza, hanno un contenuto in olio del 35% circa.Tecnica colturale

Come per il Colza, anche per il ravizzone esistono varietà autunnali e primaverili. Si può considerare una coltura sarchiata. Il terreno deve essere lavorato profondamente e ben preparato. La concimazione si basa sul letame integrato da minerali complessi. Di solito si semina in agosto-settembre, alle prime piogge. Le piante devono essere ben radicate ma non eccessivamente sviluppate prima dell’inverno, perché potrebbero essere danneggiate dal gelo.

Raccolta e utilizzazione

La raccolta viene fatta in giugno (usando mietitrebbie). La quantità di prodotto ad ettaro è di circa 20 quintali. I caratteri organolettici dell’olio di ravizzone è molto simile a quello del colza.
Come per il colza anche il panello del ravizzone viene usato per l’alimentazione del bestiame e come concime. Come detto, viene usato anche come erbaio.

Questo perchè il mio bubu ogni volta che vede un campo di ravizzone pensa un po’ a me. Due annetti fa infatti gli ho dispiegato tutta la mia cultura in merito a questa coltura, cultura che mi deriva dagli insegnamenti di quella santa donna della mia maestra Terelisa.

Stamane Bubu, guidando verso Milano tra enormi campi di Ravizzone, mi e si chiedeva a cosa cavolo servisse questa pianta che oramai si trova ovunque. Ecco la risposta 😀

Wiki-Bubu

Cultura enciclopedica su argomenti bubeschi e semi inutili ^_^


A proposito di nanne…

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Già avevamo parlato di dormite in coppia e posizioni per fare tanta nanna, ma oggi mi sono imbattuta in questo test e non ho resistito… Sarà che il momento più dolce del mio weekend è stato fare le nanne con il mio Bubu sabato pomeriggio?!


Il risultato è ovviamente Bubosissimo 😀

Che nostalgia delle lenzuolone di flanella intiepidite dal mio Tino…

Vabeh, se vi va di fare il test, lo trovate qui.

Fatemi sapere i risultati però 😀

Intanto Buona Settimana!!!