Giornate intense
progetti importanti
felicità …
e stanchezza
Venerdì tutto (lavorativamente) finisce. Per ora l’unica cosa certa è questa.
Il futuro non si sa.Francamente non ho neppure la voglia di pensarci, ora.
Voglio solo chiudere al meglio. Altro non posso fare. Non ho neppure la forza di sperare. Riprenderò più avanti.
Ora solo il “brindisi di addio” con la dirigenza, poi anelo a riposo e oblio.
Que sera sera…
Ebbene sì, Tina è pure diventata madrina di un pupetto: l’adorabile Alberto, il secondo piccino di mia cugina Ilaria. Inutile dire che sprizzavo gioia da tutti i pori 😀
Questa settimana è piena di molto altro: ultima settimana da studentella di master, giovedì c’è l’esame finale… La formula è un po’ strana e mi spiazza: dovrò illustrare la mia tesi finale come se parlassi a due ignari passanti, o meglio clienti, ignari di qualsiasi nozione di tecnica o legislazione bancaria, evidenziandone gli aspetti che potrebbero risultare per loro più interessanti… Mah!
Media da utilizzare: qualsiasi o anche nessuno… Mah!!
Tina è un po’ dubbiosina al riguardo, ma pensa di aver trovato una soluzione interessante: piuttosto della solita presentaizone in power-point, produrrò una piccola brochure informativa, proprio come se dovesse essere distribuita nelle filiali… Speriamo che ne venga fuori qualcosa di buono 😀 Wish me luck!!!
Inoltre, mi pare che l’idea del Diva e Nonna abbia suscitato consensi, quindi vi chiedo di cominciare a pensare ad una data papabile, chè fissata quella potremmo cominciare a votare il tema, il menù ed altre amenità.
Ah, per rispondere alla domanda di Michela, i minori sono assolutamente i benvenuti, anche perchè sarà una festa a casa, quindi tranquilla e con tanto spazio per tutto quello che serve ad un piccino come il suo 😉
Nei prossimi giorni vedrò di fare anche un giro di telefonate/sms, se vedrò che i riscontri qui sul blog tardano ad arrivare… Estote Parati!!!
Lunedì è iniziata una nuova, breve ma intensa avventura: il mio Master, finite le ore di lezione in aula, procede ora con 5 mesi di tirocinio, di cui uno, il primo, da passare in una cooperativa della provincia di Treviso, nel mio caso di tratta di “Alternativa” e delle cooperative ad essa collegate.
Si tratta di cooperative sociali che si occupano dell’assistenza, del recuper e del reinserimento lavorativo di persone “svantaggiate”: carcerati ed ex-carcerati, persone con disturbi psichiatrici, alcolisti e tossicodipendenti, immigrati rimasti senza lavoro e via così.
Io sono inserita negli uffici centrali dell’amministrazione, ma la struttura in cui lavoriamo è la stessa in cui trova spazio una comunità residenziale e l’azienda biologica ortofrutticola nella quale lavorano gli utenti dei servizi di assistenza, quindi vivamo a stretto contatto con loro e capita spesso ci vengano a trovare in ufficio.
L’atmosfera è di completa integrazione e si fatica a distinguere lavoratori “normali”, operatori e lavoratori “svantaggiati”, in un meltin’ pot davvero riuscito, anche se di non facile gestione.
L’esperienza mi sta riempiendo d’entusiasmo, le colleghe e i colleghi sono simpatici e mi hanno accolta benissimo si dall’inizio e io sono molto felice di poter dar loro una mano.
Oggi è stata giornata di paghe e ho potuto conoscere anche i soci lavoratori della Cooperativa “Alternativa Ambiente” in cui lavorano soci e soci svantaggiati fianco a fianco, questi ultimi sono più del 50% e sono accomunati ai loro colleghi in tutto e per tutto quando si parla di salario. E’ stato molto bello potergli consegnare stipendi, tredicesime e pure gli interessi sulle quote sociali da loro versate in quanto soci della cooperativa, mi sono sentita utile e grata per quest’opportunità.
Ho persino ricevuto una proposta di “matrimonio” da un ragazzo Africano, che si auto-definisce “capo tribù” e in quanto tale sente di avere pieno diritto ad avere una secondo moglie giovane e bella, oltre a quella che ha già… Creo di essere diventata rossa come un pomodoro, ma son soddisfazioni 😀
Era un po’ che non scrivevo ma sentivo il desiderio di condividere con voi questa esperienza stimolante ed entusiasmante.
Ora vado a preparare una zuppetta per la cena mia e di mammà Valeria.
Mille baci :*
E così dormo ancora meno di quello che farei causa master..
Ho appena finito questo
Una storia un po’ strampalata, che parte tutta storta e poi si raddrizza, con dolcezza, con semplicità, mai del tutto…
Un po’ come le storie di tutti noi.
Scrittura fluida, facile, leggiadra ma puntuale, intensa, indagatrice. Proprio un bel libro, bevuto tutto d’un fiato.
Ve lo consiglio, ma solo se avete l’umore saldo e poco incline alla malinconia e alle paturnie su relazioni e sentimenti.
E ora invece ho iniziato questo
Sono solo al prologo, ma promette bene 🙂
Se volete leggere delle recensioni migliori delle mie basta cliccare sulle immagini dei due libri 🙂
Il master prosegue a vele spiegate, il tempo mi vola via senza che me ne accorga.
E’ impegnativo, ma molto stimolante e coinvolgente. Sono tornata “studentella”: mi si è riaccesa la curiosità, la voglia di conoscere, l’entusiasmo, la leggerezza… Sono molto soddisfatta, anche se un filino distrutta 😀
Tra pochissimo finiranno le lezioni frontali e dopo le vacanze di natale comincerà il lungo periodo di tirocinio, diviso in tre parti: un mese in una cooperativa, due mesi in una filiale, due mesi in uno degli uffici centrali della banca.
Da quello che mi ha detto oggi la nostra tutor, io dovrei trascorrere questo primo mese presso la cooperativa “L’Alternativa”, la settimana prossima avrò un colloquio con il presidente e quella che dovrebbe diventare la mia tutor aziendale… Una nuova emozione 🙂
Voi come ve la passate?! Che fate per le vacanze di Natale?? Si riuscirà a organizzare un Diva & Nonna “Let it Snow”?!
A presto un post strutturato e articolato che risponda alla domanda che mi viene rivolta un po’ da tutti ultimamente: “Dove sei finita?!” Lo so ragazzi, non siete abituati a MammaRosa che sparisce, me ne rendo conto, ma giuro che mi riprenderò…
La settimana prossima dovrei smettere (quasi) del tutto di lavorare e allora riprenderò ad avere più o meno una vita… Si spera!!
Nel frattempo posso dirvi che:
Nel frattempo mi riconosco sempre più in questa canzone di Arisa che vi lascio in regalo stasera :*
Il testo lo trovate qui!
E si trasloca l’ufficioooooooooooooooo!!!
(Che culo 😀 )
Saranno settimane di duro lavoro, ma non è bene lamentarsi!!!
Buona settimana a voi, vi lascio un po’ di sana demenzialità 🙂
Quando mi sveglio mi sento più allegro se ci sono dei biscotti da mangiare
Quando mi sveglio mi sento più allegro se ascolto una canzone senza morale
Che (per i non triveneti) non è il nome di un artista jappo-brasiliano, ma significa semplicemente “troppe cose”: troppe cose in ballo, troppe cose in testa, troppe cose da fare, troppe cose da decidere. Massa robe, insomma!!
Se in più ci aggiungiamo anche il rientro contemporaneo ai due lavori la cosa diventa davvero difficoltosa 😛
Mi sento sbalestrata come il bel tomo qui sotto.. Lui si che si potrebbe chiamare “Massa Robe” 😀
If there’s a Camel up a hill…
Ah, per chi fosse interessato ad un confronto con il testo originale, eccolo qui!
Mancano solo due giornate di lavoro alle mie ferie… Yuppie!!!
Putroppo è saltato un progettino che prevedeva qualche giorno al seguito del Tino che deve lavorare anche la settimana prossima… Peccato, mi sarebbe piaciuto giocare a fare gli sposini, preparargli la colazione e la cena, fare le nanne assieme, gironzolare per Milano.. Magari sarebbe stata anche lìoccasione per incontrare qualche amico Meneghine e invece… Niente Milano, il Tino lavorerà a Padova e quindi io lavorerò come novella Cenerella a casa sotto il comando del Generale MammaValeria che vuol fare le pulizie d’estate nrpima di partire per l’Inghilterra.. Sigh!!
In compenso gli amici Meneghini e non dovremmo incontrarli tra Sabato e Domenica in terra veneta,
per la ri-nominata “Diva&Nonna Gipsy Red Edition”:
Noi bubus non riusciremo ad esserci per tutto il weekend, siamo un po’ in debito d’ossigeno e di forze, ma faremo il possibile per non deludere gli amici che fanno tanti chilometri per stare anche insieme a noi.
Qualcuno si vuole aggregare?!?!?
Dovrei essere più paziente e porre più attenzione alla mia pace interiore.
Altrimenti i capelli cominceranno a cadere tutti, altro che…
Lunedì mattina apputnamento con il mio medico di base, soprannominato “occhio malocchio prezzemolo e finocchio” per le sue preferenze in campo medico: da 10 anni a questa parte non credo mi abbia mai prescritto nessuna medicina, se si eccettuano “fettine di aglio sul dito (di notte) e mezza mela sotterrata in giardino” cura (funzionate, incredibile!!) per le verruche.
Speriamo bene…
Nel frattempo, facciamoci due risate 😀
Grazie a Eskandar per l’etimologia del titolo…
Via Bybblog, Donnepensanti
Dal 20 giugno scorso, in poco più di venti giorni sono state assassinate undici donne dal compagno o dall’ex.
[…] La più giovane aveva sedici anni, la più ‘vecchia’ poco più di quaranta.
[…] Nonostante ci si riempia di indignazione e di pubbliche condanne, il mainstreaming italiano (di cui fa parte anche una sorniona e compiacente elite intellettuale) incita gli uomini a pensarsi onnipotenti e a disporre delle vite degli altri, mogli, amiche, compagne, fidanzate, madri e – non dimentichiamolo – figli.
Sono i fatti che ce lo dimostrano.
Le donne diventano cose e in quanto cose possono essere buttate, distrutte, eliminate quando non sono più di colui che se ne sente proprietario. La logica dell’utilizzatore finale ha preso il sopravvento e, in effetti, a ben guardare, alle vittime dei numerosi reati non è offerta altra opzione che la FINE. Si parla del “solito psicopatico”, del caldo che fa ammattire per portare fuori da noi il MOSTRO, illuderci che non si possa fare nulla.
E invece esiste un’EMERGENZA e riguarda le donne in primis perché soggetti deboli ma è trasversale a generi e etnie: il RISPETTO dell’altro è stato barattato con l’esercizio di POTERE sull’altro.
Siamo sicuri che l’immaginario stereotipato (donna/merce; donna/moglie e mamma) che riguarda il femminile e che investe POLITICA, MEDIA, PUBBLICITA’ non abbia un ruolo in tutto quello che sta succedendo?
Siamo sicuri che un cambiamento di percezione nei confronti del femminile e la promozione del rispetto non servano ad arenare il MOSTRO?
I ‘femminicidi’ ci riguardano TUTTI.”
Un po’ di tempo fa Velies Thyrrens scriveva
“Se esistesse una pilola miracolosa che vi trasforma istantaneamente in eterosessuali, la prendereste?”, avevo domandato tempo fa, tra il serio e il faceto. La mia personale risposta, peraltro basata esclusivamente su ragioni di convenienza pratica, è stata”si, senza il minimo dubbio”
[…]
Purtroppo la situazione, nonostante tutti i discorsi che si fanno in TV e altrove, è quasi insostenibile.
Ma di chi è la colpa? Della società? Della scuola che non educa? Dei gay che non mostrano il loro lato “normale” che viceversa faciliterebbe la loro integrazione? NO: la colpa è esclusivamente degli etero, e di nessun altro (l’identità di genere infatti viene molto prima dell’essere legislatori, genitori, educatori).
La cosa mi aveva colpito moltissimo… Così ho deciso di rispondergli:
Sento il dolore che c’è dietro alle tue parole, lo rispetto e lo comprendo.
Voglio che tu sappia però che per me godere di diritti che a “voi” non sono garantiti è una sofferenza, neanche lontanamente paragonabile alla “vostra”, ma comunque una sofferenza.
Mi spiace per il tuo dolore, per questo mi adopero nel mio piccolo perchè altri non ne debbano soffrire.
Scusaci, perchè alla fine, nonostante tutto, hai ragione tu, è colpa degli etero.
Ecco, il motivo per cui la foto all’inizio del post mi fa tanto bene al cuore è riassunta nella frase qui sopra.
Perchè se così fosse anche in Italia, non mi sentirei una privilegiata il giorno in cui pronunceremo il nostro sì attorniati dal vostro affetto (perchè ci sarete, vero?!). Eh sì perché, ci crediate o noi, quel giorno un pensiero sarà anche per questa inguistizia, per “voi”, per tutti “noi”.
Auguri e lunga vita a Teresa ed Helena!!!
Ogni promessa è debito 😀
P.S. Forse è irrispettoso pensare di rivolgere un pensiero ai nostri caduti in Afghanistan attraverso questo video, ma a me la retorica pomposa e seriosa degli eroi non è mai piaciuta. Preferisco pensare che anche loro, nel fragore delle morti e nonostante la durezza della loro professione, avessero avuto il tempo di divertirsi così, almeno un’ultima volta.
Ciao Ragazzi. La guera è ottusa e cieca.