Che tristezza!

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L’ennesima tragedia della miseria, della precarietà, della miopia delle classi al potere, dell’inutilità degli “aiuti internazionali” fatti solo di carità e non di progettualità.

E pensare che le descrizioni della tragedia Haitiana hanno echi di straordinaria somiglianza con quelle del terremoto in Abruzzo: anche lì l’ospedale che va giù come un castello di carte, assieme alle caserme, alla sede dell’ Onu e della Crocerossa, al palazzo del governo, alle scuole, all’università (e questo ci dovrebbe far pensare ancora di più).

Ahimè loro ci metteranno ancor più di quell’infinità di tempo che occorrerà agli Aquilani per riavere la loro città com’era.

Forse gli Haitiani non riavranno mai indietro Port Au Prince, chè si sa che una volta spenti i riflettori questa gente rimane più sola che mai.

E anche quando i riflettori sono accesi spesso quello che arriva è spesso solo fuffa mediatica e cose che poco gli servono, interventi a casaccio, messi su per prendere i fondi dell’emergenza, senza conoscenza del contesto, senza uno straccio di studio di fattibilità, senza need assesment, senza niente di niente se non la voglia di esserci, anche senza saper che fare.

E allora ben vengano le raccolte di fondi, ben vengano i messaggini, le pubblicità progresso etc. etc. ma vi prego, se volete dare una mano, è meglio che doniate 5 € con calma a qualcuno che se li merita, piuttosto che mandare subito 5 sms a casaccio. Fatevi un giro sul sito delle associazioni e delle ONG, date un’occhiata ai progetti, alle credenziali, a ciò che hanno fatto e faranno. E poi donate sì, ma con coscienza e magari provate a chiedere conto poi di ciò che hanno fatto con i vostri soldi.

Il mondo della solidarietà e della cooperazione è popolato di brava gente volenterosa, ma che spesso manca di progettualità e di idee serie, quando non sia la buonafede a far loro difetto.

E se ve lo dico, non è per spaventarvi o dissuadervi, ma perchè io ci lavoro in questo mondo e il mio sogno sarebbe di contribuire a farlo evolvere e progredire, anche grazie a voi.



umpf…

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Quanta malinconia stamattina…

E pensare che volevo fare un post sui regali di Natale, sulla gioia della neve che scende, sull’incazzatura dei comuni disorganizzati, sulla felicità per un’amica che si sposa…

E invece niente, solo un peso che preme sullo sterno e tanta voglia di piangere…

Per sogni e per chimere
e per castelli in aria,
l’anima ho milionaria.
Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioelli
due ladri, gli occhi belli.
V’entrar con voi pur ora,
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei,
tosto si dileguar!
Ma il furto non m’accora,
poiché, poiché v’ha preso stanza
la speranza!

E allora Speriamo…


Low Battery

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Eh sì, pure la sempre in moto, sempre allegra, sempre propositiva Rosa ha (forse) finito le batterie.

Sono isterica, acida, salto su per un nonnulla, la  mattina mi sento sempre stanca e anche al lavoro comincio a perdere qualche colpetto…

La dice lunga che il mio sogno proibito di questi giorni sia un divano con caminetto, piumone, film e coccole di bubu.

“I can’t stand it no more no no no…”

Mi sento pure in colpa a non reggere, rincoglionita e poco reattiva, insomma un vero catorcio.

E’ forse finita l’era di SuperTina?!

Non lo so, al momento sono solo un po’ giù. Mi sono pure messa a piangere in macchina stamane, al telefono con Bubù.

Qualcuno conosce qualche rimedio della nonna particolarmente efficace?!

 


mmmmmh…

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Gli occhi bruciano prudono e si chiudono da soli,

il cerchio alla testa si stringe sempre più strozzando qualsivoglia pensiero,

la gola è secca.

Ancora un’ora di lavoro….

Ho rinunciato a malincuore ad una serata con Tino,

chiamato a casa per “ordinare” a mammà un piatto di riso in bianco.

Ora avrei solo voglia di una bottiglia di acqua fredda e di un mare di coccole dolci.

Ridiamoci su, valà!



Pilippino Rock :)

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Le nuove prospettive di lavoro per il momento si configurano come segue:

SIVtro – Veterinari etc. etc.

contratto identico al primo (salvo sorprese) per i prossimi 6 mesi: co.co.dèèèè!!

5 mail (minimo) al giorno dal nuovo propositivissimo presidente (a fronte della frequenza mail bi-settimanale nei mesi precedenti)

Un sacco di pressione psicologica in più

un sacco di ottimismo in più 🙂

CSI

il contratto che vince non si cambia, ovviamente (durerà altri 2 anni salvo dimissioni)

Mille milioni di tesseramenti in arretrato da inserire

Più confusione che mai in ufficio: troppa gente che dà priorità, ordini, comandi etc. etc.

Straordinari (non pagati) assicurati ogni sera… in media mezz’ora in più al giorno.

Comincio ad odiarli tutti 😛

 

Ma la più stressata di tutti è mammà: oggi si insedia in casa per la prima volta la nostra nuova “colf per un giorno (a settimana)”.

La poverina è abituata ad occuparsi di:

una casa ordinatissima (sembra un’esposizione di “le Fablier”) e SEMPRE tirata a specchio (retta da zia casalinga ex-infermniera con l’ansia del pulito)

l’appartamentino di Nonna “carroarmato” che a parte avere un carattere tostarello non ha grandi esigenze.

Non oso pensare cosa penserà la povera Lucia quando si ritroverà nel bel mezzo della nostra confusionaria magione, ninnoli e quadri in ogni dove, la stanza degli orrori sempre più incontrollabile (sono 2 mesi che mammà se ne occupa praticamente da sola), vestiti, piumoni, cuscini sparso ovunque e un cesto dei calzini che non è mai stato così pieno.

Ho deciso che faccio un fioretto: se Lucia non fugge stasera mi occuperò di appaiare i 15 kg di calzini del cestone guardando X factor con Mammà 🙂

In tutto questo Mammà s’è pure messa a dieta, ma dieta seria seria:

esami del sangue, dietologo, integratori, niente carboidrati e un ccucchiaio di olio al giorno etc. etc.

e io le ho promesso che la seguirò, così magari ci diamo coraggio all together…

Prevedo tempi cupi di pessimi umori e brontolii di pancia 😛


No, allora, qui mi girano veramente gli zebedei…

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Il giornale ha trovato nuove vittime.

Stamane si parla di radio.

A parte tutto l’articolo, che vi consiglio comunque di leggere (se siete dotati di forte ironia vi spiacerete dalle risate, altrimenti è istruttivo), il passaggio che più di tutti mi ha fatto schiumare di rabbia è questo:

Radio 105, una delle più apprezzate dall’universo giovanile, grazie soprattutto allo Zoo, che è politicamente non schierato, se non con l’antipolitica,nel programma 105 friends di Tony e Ross, schierava Beatrice Borromeo. Che ribadiva coerentemente i suoi concetti espressi chez Santoro, senza peraltro abbinare ai concetti il grandissimo fascino con cui bucava il video.

Che cosa sottintende la battutina sulla Borromeo (che a me per altro sta abbastanza antipatica)?!?!?! Che una donna va ascoltata solo se fa il piacere di essere anche gnocca, altrimenti non merita la fatica?!?!

Come nel caso dell’accenno ai “disordini sessuali” di Boffo, Feltri e i suoi scagnozzi si dimostrano maestri nell’arte di inoculare tra le righe retrogradi e orrendi pregiudizi machisti, senza aver però il coraggio di dire chiaro e tondo che ritengono i gay dei pervertiti e le donne buone solo per trombare.
Facessero il piacere di andare a farsi fottere (come direbbero a Parigi)!


Ma quanto mi girano ‘sta mattina…

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Partita straordinariamente in anticipo, visto che la pioggi ci rende sempre (quasi) tutti più imbranati al volante, ho appena passato 1 ora in coda (da Spinea all’allacciamento con la A4) sul MERAVIGLIOSO E NUOVISSIMO Passante di Mestre, inaugurato un annetto fa dal nostro mirabolante premier.

Ho pensato subito ad un catastrofico incidendo e maledicendo la sfortuna mi sono messa il cuore in pace.

Dopo circa 8 km di coda però, scopro la vera causa di questo disastro (la coda nel frattempo si era allungata fino a lambire Preganziol, circa 10 km più a nord) : uno dei sottopassi dell’autostrada si era allagato e  l’acqua arrivava a coprire la corsia di emergenza e le prime due corsie di destra, in poche parole per il transito dei mezzi rimaneva libera una sola corsia. Ovviamente superato il sottopasso il traffico tornava ad essere scorrevolissimo.

Ora, io mi domando e dico, ma come c**** si fa a progettare, approvare e costruire un’autostrada in questo modo?!?! Se fosse vecchia di 40 anni capirei, ma è così nuova che ancora puzza di catrame…

E pensare che già mi giravano gli zebedei per tutta una serie di ragioni (reprise)…

– Noi trevigiani siamo proprio incorreggibili: non bastava il record di rottura del pene, il diario sexy dell’avvocatessa, ora ci si mettono pure le squadre di calcio giovanile a rimanere sempre “sul pezzo”;

– Ma è possibile che di fronte alle richieste di Marino di confronto a due, qualcuno nontrovi di meglio da fare che cantare?!?!;

– Temo che fra un po’ oltre che baciare il sangue di san Gennaro si pretenderà che i “fedeli si rechino in pellegrinaggio a baciare le case del miracolo, senza contraddittorio ovviamente;

– Ma che Feltri abbia un dossier pronto per ciasuno di noi?! Lo ammetto, a volte invento scuse per giustificare i miei cronici ritardi.. ma forse questo l’avevate capito da soli! E, a proposito, spesso dico di andare a letto presto ma poi sto alzata fino a tardi a fare da pissycologa virtuale o a guardare Brothers and Sisters… Credo sia tutto 😀


La giornata che non ti aspetti…

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1.

Arrivo (meno trafelata del solito per giunta) davanti al cancellone dell’Istituto nel quale ha sede VSF: sbarre chiuse, parcheggio “bolgia infernale” deserto, dalla guardiola esce una guardia giurata, al posto del bonario e vecchiotto guardiano: Panico!

Ovviamente ieri era il santo patrono del paesino che ci ospita e ovviamente l’istituto era CHIUSO, irrimediabilmente CHIUSO. Ovviamente io ero l’unica a non saperlo, dato che son l’unica che lavori qui dentro senza essere dipendente diretta della macro-struttura.

Ovviamente avrei potutto dormire di più, risparmiarmi 110 km, fare tutto con serena calma.

Soluzione: Shopping pazzo da H&M dal quale mancavo da troppo troppo tempo. Che la qualità sia migliorata?!?! Ho trovato molte cose carine e di sana e robusta costituzione.

2.

Avendo per mia fortuna un largo giro di amicizie meravigliose, mi capita di avere dei “nipotini putativi”. E ne sta arrivando una nuovaaaaaaa, evviva!!!

Non potevo lasciare l’avvenimento sotto silenzio a lungo, tanto più che lunedì mamma Sissi mi ha comunicato che sarà Femmina… Si può cominciare con lo shopping!!!

Da brava ho fatto il mio dovere di Ziuccia e ho saccheggiato (con morigeratezza) il reparto neonato di H&M e diligentemente sono andata a fare rapporto alla zia ufficiale, che altri non è se non Lalli, la mia libraia preferita (nonche ex boss).

Mentre in brodo di giuggiole assoluto cianciavamo di body, completini, cullette, nomi e nomignoli, chi ti vedo entrare dalla porta?!?!? Il mio ex, che non vedevo dall’addio definitivo.

Imbarazzo, qualche minuto di silenzio, sorrisini, io poi mi riprendo in fretta con l’aiuto di Lalli, amica di entrambi (ma più mia se mi è consentito 😀 ), lui sembra per un attimo più in difficoltà. Del resto la chiacchierona fra i due sono sempre stata io.

Alla fine tutto bene, o meglio pensavo peggio. L’unica nota grigia è una ricaduta presto smorzata) nei sensi di colpa classici: quanto gli ho fatto del male, che stronza sono stata, avrei potuto/dovuto etc. etc.

Mi sono resa però conto che in sua presenza provo lo stess leggero senso di inadueguatezza e la stessa istintiva paura di sembrare oca/frivola/stupida che provavo un tempo. Forse acuito dalla lontananza del sentimento che non c’è più.

Mi sono anche resa conto che gli voglio ancora del bene, ma anche che ora sto decisamente meglio con me stessa (non che le mie ubbie  esistenziali fossero del tutto colpa sua però) e con il mio Tino, con il quale ho un atteggiamento inesprimibilmente naturale e un feeling irripetibile.


Se n’è ito..

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Il camper è definitivamente uscito dal cancellone di CasaCanel 🙁

Che sadness…

Essere svegliati dalle voci di coloro che l’avevano comprato e se lo stavano portando via poi non ha prezzo 🙁

Non che abbiano fatto nulla di male, ci mancherebbe.. Ma per un’oretta li ho sinceramente ed immotivatamente odiati.

Gli è andata anche bene. Il gippone di papà che ha sostituito la meravigliosa Megane Scenic sulla quale avevo imparato a guidare lo odio ancora adesso.

Oggi pomeriggio invece si parte per Gardaland. La due giorni giostriera mi aspetta.

Speriamo che i 10 mila mille giri sulle tazzone mi tirino su il morale 🙂

Intanto un bacione e, se voleste raggiungerci, il mio cellulare ce l’avete, no?!?!?


Sleepy…

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Voglia di nanna, coccole, casetta-casetta, un’altra memorabile cena.

Ho voglia di immergermi negli affetti, nelle chiacchiere, in quell’atmosfera speciale che si crea quando stiamo insieme (e non parlo solo di Tino, stavolta).

Ma visto che sono in ufficio, sola, ed al solito quando aprirò la bocca per il mio solingo pranzo mi verrà un crampo alla sbilenca mascella perchè non avrò parlato con nessuno per tutta la mattina, al momento sono sonnacchiosa e malinconica.

Un abbraccio a voi… E a me niente?!?!?


Fuck You!!

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L’odio,

le polemiche,

le aggressioni fisiche,

le aggressioni  verbali,

le aggressioni a mezzo stampa,

le opinioni idiote di presunti filosofi,

le opinioni idiote di tanti comuni mortali IDIOTI,

il paese retrogrado e imbavagliato dall’ignoranza.

FUCK YOU!

Opinioni, considerazioni, reazioni “alte” e “basse”, fiumi di parole e lacrime sono già stati versati su questo scempio di paese, da me, come da molti altri. Io sottoscrivo quanto scritto da molti voi “amici-di-blog-e-molto-altro”, quanto scritto dai pochi giornalisti ancora liberi su Piazza-Italia, quanto discusso con mamma+papà+Tino+amici vari, e mi sembra inutile aggiungere altro…

Se non “Fuck you”, in allegria, con ironia, con la certezza di non essere soli, che ce nè bisogno!!


BuBurcio

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El can da Burcio, così veniva chiamato a Venezia un piccolo cane, solitamente di razza incertissima avente un temperamento estremamente irascibile e chiassoso. La sua funzione non era infatti quella di difendere la barca bensì di avvisare il padrone se qualcuno vi si avvicinava.

A Treviso la stessa tipologia di cane viene comunemente definita can da Pajer (cane da pagliaio), il che in questo caso implicava che dovesse fungere da antifurto sonoro per fienile e stalle.

Ecco, tutto  ciò per dire che stamattina, quando mio papà ha pronunciato la seguente frase, mi sono automaticamente trasformata in un BuBurcio.

[Visto che ho venduto il camper e ora mi sento in colpa, mi sono già pentito, sento che comunque vada sarà una mezza catastrofe e quindi ho bisogno di una CATARSI (n.d.r. Pensiero che ovviamente il perfido genitore è stato ben lungi dall’esplicitare)] Ho deciso che ‘sta casa ha bisogno di essere riorganizzata, risistemata, rimessa a posto. Gavemo un sacco de roba dapartuto. Quindi questo finesettimana sarà dedicato a mettere a posto TUTTA la casa. Ne datu ‘na man?!?!

Mi sembra superfluo, cari amici, chiarire che la domanda finale è solo uno squisito esercizio di retorica paterna. Non avrei MAI e poi MAI potuto rispondergli come la vocina che risuonava nella mia testa “col caaaaaaaaaa…”.
Così, ho preso le mie cosine e sulla soglia di casa, camminando verso la macchina sui miei piedini smaltati di rosso, ho sogghignato un “okeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeiiiii” cominciando così la mia trasformazione in BuBurcio solo al riparo da orecchie indiscrete, nella mia Galatina.

Sarà un lungo Weekend di PUPù

Ora il Buburcio che è in me vorrebbe tanto una bella caviglia succulenta da azzannare ad altezza calcagno, lì dove il tendine d’Achille si stacca un pochino dall’osso.
E indovinate chi sarebbe la mia vittima prediletta?!?!?!

Groarl groarl, Wof Wof Wof…


Spossatezza…

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Meno tre giorni alle ferie…

Ma al momento sono nauseata da tutto, vorrei sparire…
sono troppo stanca, anche per progettare le ferie..

E’ che sembra che facciano a posta a caricare questi tre giorni di tutte le responsabilità possibile ed immaginabili, stanno venendo fuori sempre nuovi compiti,
nuove sfide e io sono troppo stanca per potermeli assumere di buon grado.

E allora sbotto, sbuffo, mi incazzo tra me e me,

vorrei prendere un lanciafiamme e incendiare tutti i contrattempi, le scartoffie e (perchè no???) anche i rompiscatole 😀

Vabeh, un bel respirone e via…

In qualche modo ce la farò, devo solo tenere duro altri tre giorni. Ora però vorrei una sigaretta 😛

E pensare che non fumo praticamente mai… è proprio vero che il lavoro debilita l’uomo 😀