Tina ama l’inverno, per tre cose: il natale e la neve e le feste con il suo Bubu 🙂
Visto che queste tre sono cose che Tinba ama moltissimo, ne consegue che Tina adora l’inverno, ma soprattutto che Tina è assai impaziente, perchè no ha ancora nevicato, Natale è lontano almeno quanto il suo Bubu…
Nel mentre mi consolo con mille fotine e immagini natalizie e mi preparo diventando sempre più caramellosa, ancora più del solito…
Se fra un po’ mi vedrete camminare in giro per le strade ricoperta di una fitta polverina, non vi preoccupate, non è forfora galoppante, è che emano zucchero 😀
Ah sì, ,sappiate che in questa pagina si raccolgono letterine di Natale: la vostra Tina-Natalina farà il possibile per esaudire i vostri desideri, sempre che in quest’anno abbiate fatto i bravi 😛
Ecco, stamattina, mentre ero intenta in questa operazione, ho pensato che mi manca proprio il mio bubu… L’ultima volta che mi è successo lui era lì e ha tenuto il tubetto premuto mentre io avvicinavo lo spazzolino e così ho fatto io per lui.
E’ così bello stare con il mio Tino proprio per questo: assieme riusciamo a tirar fuori dalle cose tutto il meglio che possono offrirci e a trovare qualcosa di buono anche nelle cose più piccole, residuali, quotidiane…
Speriamo funzioni sempre così 🙂
Con il buon esempio mi ha persino insegnato a mettere il tappo al dentifricio…
“Passerò la vita a chiudere i tuoi tappi”  (cit.)
P.S. Si segnala che Tino adora i dentifrici con sferette e microgranuli mentre io prediligo in assoluto quelli super mentolati 😀
No, non sto prlando di matrimonio, ma di vita lavorativa, che qua ultimamente bisogna badare al sodo…
A parte gli scherzi, di matrimonio ancora non si parla, almeno non a breve, vista anche la sfavorevole congiuntura economica della bubesca-coppia, invece di lavoro è meglio che se ne parli, visto che scarseggia…
O per meglio dire scarseggiava, visto che sono stata ormai inserita a pieno regime nell’impresa pubblicitaria famigliare… Oggi si fatturaaaaaa!!!
Come al solito non perdo troppo tempo a rimuginare su ciò che era e non c’è più, anche perchè+ sennò sai che depressione?!?! Per fortuna i genitori sono oberati di lavoro, mammà in particolare, quindi ora mi sgancia ben volentieri le mansioni amministrative per concentrarsi sulla parte di grafica che le piace assai.. eh eh eh!!!
Insomma, bando alle ciance, ciancio alle bande, qualcosa di nuovo per me, inserito in qualcosa di vecchio, o per meglio dire, familiare… Chissà che questi due elementi portino bene anche a me come alle spose  😉
Alla banca non ho del tutto rinunciato, ma… Si vedrà !
Anche qui ribollono in pentola diversi progettini che dall’alto vorrebbero affidarmi, quindi… Sotto a chi tocca! Â y
Per dare un senso a questo momento di stallo, per rivedere un amico carissimo, per rinsaldare con una delle nostre avventure il rapporto con l’amica carissima, per respirare un po’ di aria fresca, per vedere cose nuove, insomma per vivere un pochino lontano da qui…
Peccato solo che non ci possa essere anche il mio Tino, ma provvederò a portargli tanti Souvenir…
Si parte lunedì, destinazione: Bruxelles!!!!
Avete qualche souvenir da chiedermi?!?!
Ricordate però che voliamo Ryanair, quindi massimo risparmio, bagaglio a mano!
In sostituzione in filiale muffosa e scialba, sciatta e piatta…
Per giunta nessuno che venisse a pranzo con me…
E allora, F*CK, mi sono regalata una pausa-non-pranzo di vero relakzzzz: Mini-trattamento viso-collo-decolltè purificante massagggioso… YEAH!!!
Dopo anche la rancida filialetta mi è parsa più simpatica.
Grazie alla Paoletta my-brand-new-massage-guru, dalla digitopressione perfetta 😀
Sì, lo so, sono esaurita e si legge, ma al momento se penso in maniera tetra al futuro mi vien da piangere fino a prosciugarmi, quindi ho deciso di godermi queste ultime 2 settimane di lavoro/stipendio e poi… F*CK!!
In chimica una sospensione è una miscela in cui un materiale finemente suddiviso è disperso in un altro materiale in modo tale da non sedimentare in tempo breve.
A differenza della soluzione, in cui le due parti si uniscono intimamente dando origine ad un liquido perfettamente trasparente, nella sospensione la miscela è opaca e torbida, a causa dell’effetto Tyndall.
Mi piace il mio lavoro (la scaramanzia mi corregge: quello che mi piacerebbe rimanesse il mio lavoro).
Sono a stretto, diretto, contatto con la gente: mi incuriosisce, la indago, mi indaga, la conosco, mi conosce, è onesta o ingannevole, aperta o fuggevole, sempre umana fino in fondo, sempre vulnerabile quando si siede davanti a me, perchè in fondo in fondo è sempre di soldi che si parla quando si arriva alla cassa di una banca. I soldi che hanno e che si consumano, i soldi che non hanno e che vorrebbero, quelli che spendono senza averli, quelli che finiscono troppo presto, quelli che sono troppi e quando lo sono diventano più sacri di figli e famiglia (che pena!), di quelli che devo far quadrare a fine giornata (che ansia, specie le prime volte…).
E poi (per fortuna) c’è anche altro, le visite mediche (perchè la banca ha fondato una società di mutuo soccorso per soci e clienti), i viaggi organizzati per i clienti, le associazioni che vengono a chiedere contributi e sponsorizzazioni per sagre e manifestazioni e alla fine qualcosina lo si trova per tutti.
L’altra mattina ho offerto una caramella ad un signore, fresco di vedovanza. Aveva gli occhi lucidi di lacrime da trattenere, per dignità , per timidezza. Non era anziano, avrà avuto 75 anni al massimo. Tornava dal cimitero e veniva a ritirare un assegno di cura per la moglie, che oramai non c’è più. Era fragile, quasi spezzato, così, assieme ai soldi che gli dovevo gli ho allungato la scatolina di metallo delle mentine bio-organic etc. etc. che tengo sempre nel cassetto e la raccomandazione di non farsi abbattere dalla vita. Lui mi ha ringraziato e m’ha regalato un sorriso coronato dagli occhi umidi, ma vivi e generosi e mi ha scaldato la giornata, la mente, le prospettive.
Da oggi la vostra piccola Tina è l’unica e sola cassiera di azione nella maestosa filiale di Paese…
è stata una giornata campale… Luscì la mia collega mini-taglia/Maxi-risultato mi ha confessato di non ricordare una giornata così affollata da almeno un paio di mesi e purtroppo non è riuscita a darmi man forte, visto che oltre a noi due c’è in servizio il direttore, che di pratico sa far ben poco, come tutti i capi 😀
La buona notizia è che sono sopravvissuta, anche se la coda di fronte alla cassa m’ha messa una pressione psicologica che non credevo di accusare così intensamente… Non sono riuscita minimamente a fare il punto della situazione fino alla chiusura e quando ho cominciato a fare le quadrature di fine giornata per la prima volta ho avuto la sensazione di non sapere bene cosa aspettarmi… E’ stata tutta una corsa, nono sono riuscita a razionalizzare neppure un attimo e non è stata una gran sensazione… Mah…
Adesso a nanna presto e speriamo che domani la clientela sia più rarefatta 🙂
Il mio piccolo Tino è tutta la settimana lontano lontano, in trasferta a Roma e mi manca già … Sigh!!!
Nel frattempo… Mille mila baci a tutti e perdonatemi le ripetute assenze, v’assicuro che siete comunque sempre nei miei pensieri :*