Nel volantino, l'ultima foto che ci rimane di lui...
Chiunque potesse fornirci informazioni attendibili sulla sorte di questo ragazzo che c’è tanto caro, sarà ricompensato con una cascata di Bubesca Gratitudine e qualche regalino 🙂
Joshua, torna, ‘sta casa aspiett’attè!!
Se serve la piantiamo di volerti portare al Diva e Nonna,
Anche se magari non sono sempre la figlia che vorresti, ti voglio un mondo di bene ^_^
[E infatti ieri ho passato l’unico pomeriggio di ferie degli ultimi mesi (W San Liberale!!!) a comprarti il regalo di compleanno e a prenotarti pezzi della vacanza estiva (a cui peraltro io non parteciperò)]
E stasera festa grande in un pub, chè i 60 anni vengono una volta sola e non c’è raggione per non festeggiarli da gggggiovane tra una birra rossa, un piatto di patate fritte e un bel club sandwich!
Quindi ieri sono tornata a casa con tre Rose Rosse: due per me (Tino&Suocero) e una per mamma (Tino).
Ieri abbiamo consacrato la giornata alla bimba: verniciature, montaggi, ingrassature, cuscinetti, tankerizzazione e chi più ne ha più ne metta.
Ieri mi sono guadagnata la qualifica di “Santa Rosa Martire della Lambra” con tanto di iconografia allegata in un forum di scooteristi d’epoca (come sono fika!!)
Tra ieri sera e stamattina la mia mamma e il mio Tino si sono mandati amorosi sms di ringraziamenti e complimenti: ciccì e coccò, coccò e ciccì, in un tripudio di zuccherosità che per due come loro è un miracolo.
Oggi il sole splende, le mucche pascolano accanto all’ufficio e io andrò in palestra.
Ooooh… Così mi piace!!!!
A tutti voi lascio un Boccolo, tutto speciale. Che l’amore rimanga o finalmente arrivi. Che la giornata, la settimana, il mese, l’anno che verrà vi sorrida. Che ci si possa rivedere o vedere presto prestissimo!
Questa è la foto di un mio prof. del Liceo, ritrovato per caso su flickr, che tentava, con qualche successo, di farci innamorare di matematica e fisica, noi che eravamo poco più di una classe di gallinelle ciaccolone e bisbetiche.
Lui invece era simpatico e piacione, con un’evidente debole per le belle ragazze (alunne escluse, ovviamente!).
Un concerto fantastico… O meglio, uno spettacolo. Nel vero senso della parola.
Scene, balletti, intermezzi, musica, rivisitazioni e medley riuscitissimi. Glitter, palloncioni, stelle filanti sul pubblico. Gonfiabili, cambi di fondali, cambi d’abito, tutto con il piede premuto sul acceleratore dell’immaginazione, senza limiti nè pudori.
Ballato, tanto. Cantato tantissimo. Saltato tanto tantissimo.
E poi la chiacchiera pre-nanna con zia Lucy, come ai bei tempi di via Agrigento, lo spettegolio, l’intesa ad occhiate e mezze boccacce. Meglio delle Charlie’s Angels 😀
Oggi, tra il ritorno da Milano e il lavoro mi sono anche trovata a fare da corriere espresso per una spedizione di pesce fresco da casa dei “suoceri” a casa mia ^_^
Annotazione tutta personale, ma anche no: mio suocero mi chiama “Ben mio” al momento di salutarmi e io mi sciolgo ogni volta come un Lindor.
Tina odia essere messa in attesa al telefono (dal suo Tino).
Anche se preavvertita.
Soprattutto se a causa di un certo capo ‘ntipatticizzimo!
In compenso, sbraitando “Odio! Odio! Odio!” al telefono, mi è tornata in mente la mitica Maga Magò, e questo bellissimo duello, che mi fa sempre spisciare dalle risate.
Ve lo lascio come viatico, visto che oggi pomeriggio parto per Milano, con la mitica zia Lucy e due amici per andare a vedere Mika 🙂
Il Ravizzone è una pianta di origine incerta, coltivata nei Paesi dell’Europa centro-settentrionale. Nella P
ianura Padana viene coltivato come erbaio autunno-primaverile, dove viene utilizzato tra la fine di marzo e i primi di aprile, epoca in cui fiorisce. Nelle zone irrigue, sempre come erbaio, viene seminato verso la fine dell’estate e offre un primo taglio verso novembre e un secondo, meno produttivo, in primavera.
Caratteri botanici
Pianta annuale o biennale, con radice fittonante, gracile, a colletto non ingrossato, molto simile al Colza, dal quale si distingue per avere le foglie più ruvide, irte di peli, in particolare nella pagina inferiore, meno glauche e meno carnose. Lo stelo, le foglie caulinari e le infiorescenze sono quasi come nel Colza. Le silique sono molto erette, rostrate; i semi, più chiari rispetto a quelli del Colza, hanno un contenuto in olio del 35% circa.Tecnica colturale
Come per il Colza, anche per il ravizzone esistono varietà autunnali e primaverili. Si può considerare una coltura sarchiata. Il terreno deve essere lavorato profondamente e ben preparato. La concimazione si basa sul letame integrato da minerali complessi. Di solito si semina in agosto-settembre, alle prime piogge. Le piante devono essere ben radicate ma non eccessivamente sviluppate prima dell’inverno, perché potrebbero essere danneggiate dal gelo.
Raccolta e utilizzazione
La raccolta viene fatta in giugno (usando mietitrebbie). La quantità di prodotto ad ettaro è di circa 20 quintali. I caratteri organolettici dell’olio di ravizzone è molto simile a quello del colza.
Come per il colza anche il panello del ravizzone viene usato per l’alimentazione del bestiame e come concime. Come detto, viene usato anche come erbaio.
Questo perchè il mio bubu ogni volta che vede un campo di ravizzone pensa un po’ a me. Due annetti fa infatti gli ho dispiegato tutta la mia cultura in merito a questa coltura, cultura che mi deriva dagli insegnamenti di quella santa donna della mia maestra Terelisa.
Stamane Bubu, guidando verso Milano tra enormi campi di Ravizzone, mi e si chiedeva a cosa cavolo servisse questa pianta che oramai si trova ovunque. Ecco la risposta 😀
Wiki-Bubu
Cultura enciclopedica su argomenti bubeschi e semi inutili ^_^
Già avevamo parlato di dormite in coppia e posizioni per fare tanta nanna, ma oggi mi sono imbattuta in questo test e non ho resistito… Sarà che il momento più dolce del mio weekend è stato fare le nanne con il mio Bubu sabato pomeriggio?!
Il risultato è ovviamente Bubosissimo 😀
Che nostalgia delle lenzuolone di flanella intiepidite dal mio Tino…
tutto il pomeriggio a fare grandi pulizie e preparativi sotto la direzione di Mamma Valeria e Papà Gustavo,
la sera ape(ritivo)+cena+bowling+drink con gli sposi (ci siamo suepr dievrtiti, ma abbiamo pure fatto tardi).
Domenica
sveglia ore 8.30 per ultimare la preparazione di casa
pranzo luculliano e luuuunghissimo con i suoceri a Casa Canel-Montellato, per la prima volta ^_^
dopopranzo a riordinare e correre nei campi sotto un’improvvisa pioggerellona
dopocena lungo l’autostrada per riportare a casa il Tino
ritorno da sola, con la testa piena di “vorrei ma non posso”.
Oggi tanta stanchezza, tanto tanto troppo lavoro, ancora tanti vorrei ma non posso, ma anche la consapevolezza di essere tanto tanto fortunata, anche grazie a lorenzo che me l’ha ricordato.
E poi oggi in mezzo ad un sacco di lavoro c’è stato anche un pranzetto con Michela, radiosa futura sposa, con cui ho scambiato qualche pensiero da donne e qualche regalo ancor più da donne ^_^