Tina ama l’inverno, per tre cose: il natale e la neve e le feste con il suo Bubu 🙂
Visto che queste tre sono cose che Tinba ama moltissimo, ne consegue che Tina adora l’inverno, ma soprattutto che Tina è assai impaziente, perchè no ha ancora nevicato, Natale è lontano almeno quanto il suo Bubu…
Nel mentre mi consolo con mille fotine e immagini natalizie e mi preparo diventando sempre più caramellosa, ancora più del solito…
Se fra un po’ mi vedrete camminare in giro per le strade ricoperta di una fitta polverina, non vi preoccupate, non è forfora galoppante, è che emano zucchero 😀
Ah sì, ,sappiate che in questa pagina si raccolgono letterine di Natale: la vostra Tina-Natalina farà il possibile per esaudire i vostri desideri, sempre che in quest’anno abbiate fatto i bravi 😛
No, tranquilli, i bubus non sono incinti, il baby boy di cui sopra è Gabriele, il pupo che ancora per i prossimi 2 mesetti nuoterà felice nella pancia di mamma Micky, dolcissima proprietaria del blog “a un passo dal possibile“, nonchè mia buona amica.
Stamattina la quipresente, autonominatasi zia Rosa e andata a trovare mamma e pancione per una mattinata di chiacchiere e pettegolezzi vari, nonché per recapitare la prima strenna da zietta (se siete curiosi la potete trovare qui)
Voglio mandare anche da qui a Micky un abbraccione forte forte e dirle che sono stata contentissima di rubare una mattinata alla cooperativa per stare con lei e vedere la sua forza di mamma in attesa che cresce di giorno in giorno.
Ti vedo sempre più serena e pronta per il cammino che ti attende e questo mi riempie di gioia!!
Sono sicura che saprai essere la mamma meravigliosa che ora non ti immagini!!!
Dal 20 giugno scorso, in poco più di venti giorni sono state assassinate undici donne dal compagno o dall’ex.
[…] La più giovane aveva sedici anni, la più ‘vecchia’ poco più di quaranta.
[…] Nonostante ci si riempia di indignazione e di pubbliche condanne, il mainstreaming italiano (di cui fa parte anche una sorniona e compiacente elite intellettuale) incita gli uomini a pensarsi onnipotenti e a disporre delle vite degli altri, mogli, amiche, compagne, fidanzate, madri e – non dimentichiamolo – figli.
Sono i fatti che ce lo dimostrano.
Le donne diventano cose e in quanto cose possono essere buttate, distrutte, eliminate quando non sono più di colui che se ne sente proprietario. La logica dell’utilizzatore finale ha preso il sopravvento e, in effetti, a ben guardare, alle vittime dei numerosi reati non è offerta altra opzione che la FINE. Si parla del “solito psicopatico”, del caldo che fa ammattire per portare fuori da noi il MOSTRO, illuderci che non si possa fare nulla.
E invece esiste un’EMERGENZA e riguarda le donne in primis perché soggetti deboli ma è trasversale a generi e etnie: il RISPETTO dell’altro è stato barattato con l’esercizio di POTERE sull’altro.
Siamo sicuri che l’immaginario stereotipato (donna/merce; donna/moglie e mamma) che riguarda il femminile e che investe POLITICA, MEDIA, PUBBLICITA’ non abbia un ruolo in tutto quello che sta succedendo?
Siamo sicuri che un cambiamento di percezione nei confronti del femminile e la promozione del rispetto non servano ad arenare il MOSTRO?
Borsa nera (tipo quella in foto, ma anche no…)
Una tuta (ma non la comprerò, non sono un’acciughina e sembrerei in pigiama)
Una gonna a matita (questa m’attira proprio)
Un giubbino jeans (da mettere con i vestitini freschi freschi)
Dei sandali a listini, magari un po’ aggressivi tipo questi
Una cinturina intreccciata (sempre con i vestitini, o le casacche o boh…)
Una cintura alta, magari un OBI ( per sottolineare il punto vita) I want to go shopping so badly…
Domani assisterò alla prova vestito di una delle mie (ormai tre) spose dell’anno.
Stamane invece ho scoperto una mail di una delle care compagne del liceo, che in un botto solo ci annuncia che a giugno si sposerà e che è incinta alla 15^ settimana. Kabooom!!!
Auguri Manu!!
Un lunedì all’insegna della speranza e della voglia di vivere, che bellezza!
A tutti noi, che non siamo in attesa di bebè, nè ci sposeremo a breve, Buona settimana lo stesso!!
tutto il pomeriggio a fare grandi pulizie e preparativi sotto la direzione di Mamma Valeria e Papà Gustavo,
la sera ape(ritivo)+cena+bowling+drink con gli sposi (ci siamo suepr dievrtiti, ma abbiamo pure fatto tardi).
Domenica
sveglia ore 8.30 per ultimare la preparazione di casa
pranzo luculliano e luuuunghissimo con i suoceri a Casa Canel-Montellato, per la prima volta ^_^
dopopranzo a riordinare e correre nei campi sotto un’improvvisa pioggerellona
dopocena lungo l’autostrada per riportare a casa il Tino
ritorno da sola, con la testa piena di “vorrei ma non posso”.
Oggi tanta stanchezza, tanto tanto troppo lavoro, ancora tanti vorrei ma non posso, ma anche la consapevolezza di essere tanto tanto fortunata, anche grazie a lorenzo che me l’ha ricordato.
E poi oggi in mezzo ad un sacco di lavoro c’è stato anche un pranzetto con Michela, radiosa futura sposa, con cui ho scambiato qualche pensiero da donne e qualche regalo ancor più da donne ^_^
Ora capisco cosa aveva da fare le facciaccie quel ragazzetto smilzo e bisognoso di… affetto, in palestra un po’ di giorni fa.
Ora lo capisco perchè anche io ieri imprigionata in questo mostruoso marchingegno
facevo le stesse facciaccie.
In compenso io nel minuto di pausa tra una serie e l’altra non passo il tempo a guardare a bocca aperta e lingua penzolante il sedere iper tonico dei manzoni di palestra tutto intorno, ma questo solo perchè io ho già il mio Tino 🙂 Lui poverino magari un Tino non ce l’ha… Qualche volontario?!
In poche parole ieri la mia cazzutissima istruttrice di palestra, che è una versione femminile (ma neanche tanto) e poket di Arnold Schwarzenegger degli anni d’oro, mi ha cambiato la scheda di esercizi, dopo sole tre settimane di placida frequentazione. La nuova scheda è stata da me ribattezzata: vedi il rotex e poi muori.
Alla fine dell’ oremmezza di esercizi, corsa, pesi, macchinari, squat e chi più ne ha più ne metta, ero la cosa umana più somigliante al Toperchio.
In questo video sono riassunte tutte le ragioni migliori che mi hanno spinto a laurearmi in “Cooperazione allo Sviluppo”. Tutte le ragioni che mi spingono a lavorare per una ONG. Tutte le ragioni che ho per sperare nel futuro.
A noi donne, che sappiamo portare la vita e sopportarne i pesi.
Ché la vita ci riconosca quel ruolo per il quale oggi lottiamo con le unghie e con i denti,
senza che spesso ci venga riconosciuto.
Ché il futuro ci schiuda le porte dei palazzi del potere,
ma non per raggiungere il lettone di Putin o il sottobosco delle scrivanie.
Ché in famiglia e/o nel lavoro noi riusciamo a raggiungere quell’incredibile squilibrio che in fondo ci piace,
perchè solo noi lo sappiamo mantenere.
Perchè in fondo vogliamo solo la libertà di poter scegliere che donna essere.
She can kill with a smile, she can wound with her eyes
She can ruin your faith with her casual lies
And she only reveals what she wants you to see
She hides like a child, but she’s always a woman to me
She can lead you to love, she can take you or leave you
She can ask for the truth, but she’ll never believe you
And she’ll take what you give her as long it’s free
Yeah, She steals like a thief, but she’s always a woman to me
Ohhh… she takes care of herself
She can wait if she wants, she’s ahead of her time
Ohhh… and she never gives out
And she never gives in, she just changes her mind
And she’ll promise you more than the garden of Eden
Then she’ll carelessly cut you and laugh while you’re bleeding
But she’ll bring out the best and the worst you can be
Blame it all on yourself ‘cause she’s always a woman to me
She’s frequently kind and she’s suddenly cruel
She can do as she pleases, she’s nobody’s fool
And she can’t be convicted, she’s earned her degree
And the most she will do is throw shadows at you,
But she’s always a woman to me