Liberandosi dagli steccati e dalla lontananza… IL nostro 2 Giugno

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Fino a due giorni fa di programmi per il due giugno non ne avevamo.
Prato della valle

Lunedì invece, in una delle brevissime pause coincidenti fra i nostri lavori e lavoretti zia Lucy mi ha chiamata, per organizzare a distanza, con una mirabolante triangolazione di comunicazioni Treviso+Torre di Mosto (VE)+Treno Napoli-Padova, una mega rimpatriata Padovana, complice la risalita di Martino dalle lande Napoletane.

In quattro e quattr’otto (più o meno), ci siamo divisi i compiti e le cibarie per organizzare un mega pic nic straight+queer in Prato della Valle: Torte salate, insalata di riso, ciliegie, gelato, stoviglie e bevande.

Io ovviamente non ho fatto ponte, quindi è stato Tino a cucinare la torta salata che ci era stata assegnata ed ovviamente è stato bravisssimissmo; io in compenso mi sono procurata 3 kg di ciliegie biologiche da un fattore che sta non lontano da casa mia ed ho provveduto a attrezzare un frighetto con ghiaccioli che è stato indispensabile per tenere in fresco le bevande. Lucy ci ha deliziati con la sua insalata di riso ed un’altra torta salata, Mattia ha comprato gelato per tutti al momento giusto e Martino s’è occupato di bevande e stoviglie e chi ha portato anche un po’ di amici spagnoli, tra i quali spiccava il delizioso Dani, armato di platano fritto con formaggio.

Alle 12 sono partita da casa sul mio bolide Tobia, per andare a recuperare Lucia e Mattia in stazione a Mestre, di lì in volata a Mira per prendere Tino e la sua torta salata e poi dritti verso Padova ad occupare quel fazzoletto di Prato, sotto ad un albero, che ci ha fatto da sala da pranzo, sala giochi, divano per le chiacchiere per tutto il giorno.

Era da tanto che non passavo una giornata così piacevolmente oziosa tra chiacchiere, stupidaggini, risate e coccole.

E poi il sole e quella temperatura così mite per Padova, con un po’ di arietta e senza molta di quell’umidità che di solito rende le giornate irrespirabili.

Alla fine della fiera sono arrivata a casa alle 23.20 ed ero semi-stremata, ma non vedo l’ora di rifarlo.

Gli amici, quelli veri, sono come il vestitino estivo che ti piace di più. Nelle grigie giornate di lontananza non vedi l’ora di indossarlo, anche se un po’ ti prende il panico all’idea che magari sei cambiato, ingrassato, invecchiato e magari non ti andrà più bene come prima.

Ma poi, con i primi caldi rompi gli indugi e te lo metti, dapprima intimorito e guardingo ed in un momento ti chiedi come hai fatto a farne a meno tutto questo tempo, ti chiedi perchè sei stato così stupido da temere il riavvicinamente e ti rendi conto che il piacere di stare assieme non è mai scemato, ma anzi aumenta, un poco tuti i giorni.

Un bacio ed un abbraccio grande a Martino, Lucia, Mattia e anche a Dani, graditissima New Entry. Vi voglio beneeeeee!

Un bacione anche al mio amore, che si è dimostrato paziente, coccolo e assai poco permaloso, nonostante alcune spigolosità altrui…

 

P.S. Mentre rilassata coccolavo il mio Tino, dandogli qualche casto bacino e facendogli tanti grattini sotto il mento, pensavo a quella coppie che vicine o lontane, non possono farlo liberamente. Mi è venuta tanta tristezza e tanta rabbia per questo paese che pretende “rispetto” verso la cosidetta “morale condivisa” (da chi?!?!), ma non si mostra affatto rispettoso della “diversità” di alcuni suoi membri, (reale o percepita solo da una parte?! Una parte minoritaria o maggioritaria?!), qualsiasi esse siano.


Rosa après Coco…

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Ieri il mio Tino mi ha portata a vedere “Coco avant Chanel”…

Che romanticheria.. Che Meraviglia… Sono uscita dal cinema camminando ad un metro da terra ^_^

Come da Poto-Consiglio ho preso degli appunti di stile, ed il risultato è ciò che vedete qui sotto:
Marinara 
 marinara

(Piccolo intermezzo canoro: “Come porti i capelli bella bionda?! Tu li porti alla bella Marinara, tu li porti come l’onda, come l’onda in mezzo al mar”)

Raccolto & quadretti
capelli & quadretti

Paglietta!
paglietta

Nero& Paillettes
nero e paillettes

Che ve ne pare?!

Ahn, per quanti si erano preoccupati per la noia di Tino, vi posso assicurare che è stato deliziato dal fim quanto me 😉

 


Montagnaaaaa

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I Bubus partono per un weekend tra le montagne Bellunesi, giusto per resettare e dimenticarsi di tutto tranne del proprio ammmmore! Lo sappiamo, siamo un po’ eogisti, ma… spero ci perdonerete!

In compenso chiunque voglia venire a trovarci è ben’accetto 😀

Il signorino Poto ha il mio numero di celulare (c’è stata un’emergenza… 🙂 ), convincetelo a formare un bel corrierino 😀

bosco vicino a casa :D

Tanti baciniiiiii

Rosa & Simone


Trieste…

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Vacanze pasquali nella quiete di casa, lasciata a nostra disposizione dai miei che se ne sono andati in giro con il camper (mica per farci un piacere, sia chiaro!)…

Coccole, tanta nanna, pranzo di pasqua mega-galattico e buonissimo dai genitori di Tino.

Abbiamo curato i fiori di casa, messo a posto la cucina ed il bagno (in particolare i mille trucchi della mia mutter), cazzeggiato allegramente come due sposini… So cute!

Siamo felicissimi di fare queste piccole cose assieme, probabilmente perchè non le possiamo fare tutti i giorni, così anche fare la lavastoviglie assieme è una piccola gioia.

Ieri però ci siamo riscattati dalla routine domestica per fare un bel giro a Trieste, città del mio carissimo Martino, in pausa da studi napoletani.

La miticissima Mamma Daria ha preparato il pranzo per 6 dei suoi molteplici “figli adottivi per un giorno”, sicchè conpresi i suoi 3 figlioli veri eravamo in 10 attorno ad una bellissima tavola, con il mare di Trieste che sbrilluccicava fuori dalle finestre (per me che sono una ragazza di campagna, la vista del mare dalle finestre di casa ha un che di esotico.)

Pranzo un veloce tragitto ci ha portato in una delle tante Osmiza che si trovano nelle colline attorno alla città, l’osmiza San Pelagio (Šempolaj in sloveno): una piccola casa di agricoltori in cui trova posto il bancone per la mescita del vino ed alcuni filari di ulivi sotto cui cazzeggiavano allegramente un sacco di giovani/famiglie/bambini sistemati nelle maniere più disparate.

Insomma un ambiente molto rilassato che ci ha permesso, assieme al clima quasi estivo, di goderci la giornata tra chiacchiere e “ombre de vin”.
Grazie a tutti per la bellissima giornata, in particolare a: Mamma Daria, Martino Giulio & Michele, gentilissimi padroni di casa, Mirna, Giulia e Silvio, Federico e Stefano.

L’adorato Martino declama spesso questi versi, che io trovo perfetti per descrivere il mio amore per Trieste:
Trieste ha una scontrosa grazia, se piace è come un ragazzaccio aspro e vorace con occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore….
Umberto Saba

panorama miramare

n.d.r. stasera se riesco posterò un po’ di fotine del weekend…
P.S. Mattia che mi leggi… su con la Vita! We love you anyway 😉

 

 


Colloquio Veterinario, Cena, Risveglio “sotto un treno”

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Insomma ho un bel po’ d’arretrati e stamattina sono a lavorare in libreria Universitaria (se qualcuno volesse venire a farmi un salutino… :D)

Martedì mattina ho colloquiato con un responsabile di VEterinari Senza FRontiere: chiacchierata tranquilla, a proposito del mio curriculum universitario e delle precedenti esperienze lavorative. Spero/Credo di avergli fatto una buona impressione, nonostante forse si sarebbe aspettato un curriculume più “volontaristico e terzomondista”… Mah!

Ieri mattina la mia adorata Lucy ha discusso la sua tesi e l’ha messo sonoramente in quel posto alla sua relatrice: anche grazie all’ aiuto del contro-relatore ha ottenuto il punteggio pieno per tesi e discussione… Brava Lucy!

Così ieri sera ABBIAMO DOVUTO festeggiare, tanto più che Lucy e Lia sono venute dritte dritte dai dintorni di S.Donà di Piave, fino alla mia amena città.

Quindi… 2 Spritz al “City” (ex La Pace), Pizza alla Piola, e un cocktail a testa all’ “interno 7”: Lucy Mojito, Lia Sex On The Moon, Io Black Russian.

Ieri sera stavo benone, ultra-allegra, ma non certo ebbra, stamattina invece mi sembrava di essere rimasta sotto un treno  carico di whisky. Sarà che ho dormito proprio pochino 😛

Ora la bella giornata di sole e la presenza di Lalli in ufficio (che è di fatto il mio boss), mi aiutano nella rispresa.sun

Buona Gioranata a tutti i miei tesorini!


Ieri sera…

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Finalmente il momento per festeggiare il compleanno di Tino.

Partita da casa alle 15.30 per andare a lavorare, senza possibilità di tornare a casa prima di cena, in una bella borsona di carta tutto l’occorrente per la serata: Regali, biglietto, vestitino carino per cambiarmi nel bagno dell’ufficio, appena finito di lavorare.

Finisco di lavorare tardi, ovviamente! Quando Tino arriva sono ancora da cambiare, ufficio aperto, computer acceso. In un turbine (tipo Taz dei Looney Tunes) sfilo sottoveste e vestito da ufficio e infilo il vestitino prescelto (maglina di lana, scollato, manica a tre-quarti, gonna a palloncino), un velo di mascara per ritoccare il trucco e via.

Visto che uno dei miei regali è voluminoso e l’ufficio è deserto, consegno al Tino la borsa contenente:

n°1 Regalo Romantico:
Cornice con 3 foto virate da me in bianco e nero di noi due assieme (tra cui la simil Cartier-Bresson)

n°2 Regali Pratici:
1 Porta biglietti da visita in pelle nera (che fa pandant con il portafoglio)
1 Porta carte di credito/carte fedeltà/Cartaviaggio/Club Freccialata etc. sempre in pelle nera, per sistemare le mille carte e cartine che normalmente giacciono in ogni dove 😀

In realtà anche i regali pratici un po’ romantici sono: tutte cosine che gli servono e lo accompagnano nei momenti (e sono tanti) in cui siamo lontani.

Post consegna regali siamo andati a cenare in una tipica Hosteria Trevigiana: Ai Filodrammatici
Posto carino, gestito da giovani con “genuinità” per quanto riguarda l’allestimento del locale (parquet e travature anzianotti, arredamento da negozi di modernariato e mercatini dell’usato), per la calda ospitalità e la voglia di stare assieme e per la selezione dei piatti in menù che variano di giorno in giorno ma sono tutti tipici della tradizione trevisana e regionale.
Buon vino sfuso, una menzione speciale al dolce: ciambellona al cocco affogata in crema al mascarpone, semplicissima ma buona da svenire.

treviso rain

Pagato discretamente poco: 23 euri a testa per antipasto, secondo (carne buona, ben cucinata e assai abbondante), contorno e dolce annaffiati da un buon Malbech.
Assai soddisfacente!

Io e Tino avevamo un look un po’ troppo ingessato per il posto, lui sopratutto, dato che veniva diretto da lavoro e quindi era in “divisa”: gessato con fondo blu scuro, camicia bianca e cravatta blu a righine 😀
Però siamo stati proprio bene e, dopo aver rassicurato la cameriera che all’inizio ci dava del lei e sembrava un po’ tesa, l’atmosfera si è fatta rilassata e intima.

Se doveste mai decidere di venire a trovarci qui da me vi ci porterei di sicuro!

La città poi, lucidata e resa semi-deserta dalla pioggia, era un incanto.


In merito alla foto…

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Ce l’ha scattata una gentilissima signora che lavorava all’info point proprio lì di fronte…

Non vi dico che imbarazzante è stato doverle spiegare in inglese/francese cosa le chiedevamo e perchè 😀

Lei si è dichiarata assolutamente ingare del funzionamento della fotografia digitale, ma il risultato non è mica male no?

La fonte d’ispirazione per questa buffa e dolce idea è questa:

Doisenau