Arretrati…

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Più e più volte vi avevo promesso documentazione fotografica delle scorribande ampiamente descitte in questo blog… Ora finalmente in un’apposita paginetta (a cui accedete dalla barra appena sotto l’header) trovate un po’ di foto del  mio compleanno e della pasquetta Triestina.

Spero che tutto funzioni e che le foto siano correttamete visualizzate, se ci passate sopra il mouse dovrebbero comparire delle micro didascalie.. Speremo ben!

Inoltre, grazie ad una momentanea indisposizione del mio Tino, abbiamo finalmente trovato i tempo di dare una sistematina alla barra laterale del blogghino aggiungendoci un po’ di robette carine. We hope you like it!

KISS Pictures, Images and Photos

Buon inizio settimana a tutti, tanti Baci!

 


 

 




Tic Tic Tic Toc…

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Se fino a ieri sulle scale dell’ufficio si incrociavano solo donne indaffarate armate di sneakers e mocassini,

da oggi sono ufficialmente entrata a far parte di un esercito di “micro-tacchettine”:

le stesse donne sempre affannate e piene di impegni, assai pragmatiche, stimolate dal tepore di questo solare aprile si sono trasformate e calzano vezzose scarpette con piccoli e sempre pratici tacchi, che riempiono l’androne di ciarlieri ticchettii.

Quant’è bella frivolezza

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:

del doman non v’è certezza!

kitten heels


Trieste…

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Vacanze pasquali nella quiete di casa, lasciata a nostra disposizione dai miei che se ne sono andati in giro con il camper (mica per farci un piacere, sia chiaro!)…

Coccole, tanta nanna, pranzo di pasqua mega-galattico e buonissimo dai genitori di Tino.

Abbiamo curato i fiori di casa, messo a posto la cucina ed il bagno (in particolare i mille trucchi della mia mutter), cazzeggiato allegramente come due sposini… So cute!

Siamo felicissimi di fare queste piccole cose assieme, probabilmente perchè non le possiamo fare tutti i giorni, così anche fare la lavastoviglie assieme è una piccola gioia.

Ieri però ci siamo riscattati dalla routine domestica per fare un bel giro a Trieste, città del mio carissimo Martino, in pausa da studi napoletani.

La miticissima Mamma Daria ha preparato il pranzo per 6 dei suoi molteplici “figli adottivi per un giorno”, sicchè conpresi i suoi 3 figlioli veri eravamo in 10 attorno ad una bellissima tavola, con il mare di Trieste che sbrilluccicava fuori dalle finestre (per me che sono una ragazza di campagna, la vista del mare dalle finestre di casa ha un che di esotico.)

Pranzo un veloce tragitto ci ha portato in una delle tante Osmiza che si trovano nelle colline attorno alla città, l’osmiza San Pelagio (Šempolaj in sloveno): una piccola casa di agricoltori in cui trova posto il bancone per la mescita del vino ed alcuni filari di ulivi sotto cui cazzeggiavano allegramente un sacco di giovani/famiglie/bambini sistemati nelle maniere più disparate.

Insomma un ambiente molto rilassato che ci ha permesso, assieme al clima quasi estivo, di goderci la giornata tra chiacchiere e “ombre de vin”.
Grazie a tutti per la bellissima giornata, in particolare a: Mamma Daria, Martino Giulio & Michele, gentilissimi padroni di casa, Mirna, Giulia e Silvio, Federico e Stefano.

L’adorato Martino declama spesso questi versi, che io trovo perfetti per descrivere il mio amore per Trieste:
Trieste ha una scontrosa grazia, se piace è come un ragazzaccio aspro e vorace con occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore….
Umberto Saba

panorama miramare

n.d.r. stasera se riesco posterò un po’ di fotine del weekend…
P.S. Mattia che mi leggi… su con la Vita! We love you anyway 😉

 

 


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bucato

Mattinata radiosa,
odore di bucato asciutto da ritirare,
profumo di sapone dalla bacinella dei panni da stendere.
Odore di legna che arde nel fumo a grigi sbuffi dal comignolo,
tra i sentori della primavera che avanza timida sui resti di questo lungo inverno.

myosotis

Pomeriggio di cieli tempestosi,
odore d’ozono prima della pioggia che cadrà copiosa,
(i “non ti scordar di me” sul bancone dell’ufficio ne saranno felici stanotte),
vento dispettoso e capelli che mi frustano il volto.

Serenità.


Buuuh…

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Piove di nuovo… sigh, sob!

Il mio umore è di nuovo sotto i tacchi… Anche se il profumo di panni puliti che fumano sotto il ferro da stiro di Mrs Lilly è abbastanza consolatorio 🙂

Ma devo farmi forza, l’Università di Padova non aspetterà me, purtroppo!!!

Nel frattempo buon Halloween a chi festeggia

e un bacione anche a chi non festeggia!

P.S. Purtroppo per voi non sono gnocca quanto la tipa qui accanto,

e neanche così discinta e scapezzolona… Temo vi dovrete accontentare!


Bella giornata…

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Oggi era il sole a fare capolino tra le fessure delle tapparella, mentre m’accingevo a separarmi dalle mia dorate lenzuola di flanella…

Qui il sole rende tutto splendido, la terra dissodata nei campi che si scalda piano piano, le foglie del noce che sricchiolano sotto i miei piedi mentre stendo il bucato, il profumo del marsiglia che si spande su di me e nell’aria frizzantina mentre il vento fa garrire le camice del papà, già stese da un po’ (n.d.r. per quei lettori che ultimamente sono interessati alle mansioni casalinghe, stamattina ho steso il bucato dei panni scuri, rigorosamente al rovescio, in modo che la luce non ne sbiadisca i colori 😀 ), le punte delle dita intirizzite dal freddo e dall’acqua gelida che aveva formato una piscina sul fondo del secchiello delle mollette, maldestramente lasciato in balia del nubifragio di ieri…

Mi fa bene spezzare il lavoro sulla tesi con piccoli lavori manuali, soprattutto all’aperto, mi riconnette alla realtà delle cose, relativizza le ansie e chiarisce i pensieri.

Le mie gatte intanto dormono spensierate: sulla poltrona verde in salotto l’una (è della stessa nuance dei suoi occhi), sul lettone dei miei l’altra (mica scema, piumone+lenzuola di flanella)… Si stiracchiano mentre passo le dita nel loro morbidissimo pelo nel percorso per arrivare di nuovo davanti a questo computer.

E ora via di nuovo con la Tesi!


Noche de tango…

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Plenilunio,
brezza tiepida,

piccoli brividi sulla pelle al passate di una folata…
E due anime libere ed eguali che si incontrano,

si studiano, si sfiorano, si provocano…

Poi, ansanti, esitanti, si prendono… E la magia viene alfine magistralemte evocata!
Sguardi,

Sincronie,

Movimenti,

Carezze,

Confronti…

Il ritratto di un amore normale e ideale assieme,

la gioia di essere assieme in libertà, essendosi cercati e scoperti reciprocamente, perfetti nell’unione.

Nulla è angelicato o sublimato, nessuna censura, nessun freno,

ma passione elevata allo stato dell’arte,

come nelle notti degli Amanti



cielo plumbeo

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Il colore del cielo che minaccia temporali,
di quel grigio scuro cupo che tende al bluastro,
proprio il colore che s’immagina abbia il piombo,
esalta il verde degli alberi del parco:
sembra più vivo e possente…
Constatare la forza di questa natura che,
al contrario della sottoscritta, non si lascia sconvolgere l’umore
dalle precipitazioni e dagli ormoni,
mi rallegra,
come il suono della pioggia che ora scroscia libera sull’asfalto…

Non vedo l’ora che dalle nubi si sprigioni quell’odore così particolare
che mi fa amare tanto la pioggia in estate…
Mi dicono che sia ozono, mah…
sembra essere in grado di sconfiggere la mie metereopatia.


Le piccole gioie della vita_bis

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I migliaia di papaveri che crescono lungo i binari della linea Padova-Vicenza
e ondeggiano forti del loro rosso purpureo, fragili nei loro petali impalpabili,
Trovare Martino e Mattia in gtalk, dall’Africa (Bobo Dioulasso, Burkina Faso), dopo una settimana di Blackout tecnico nelle comunicazioni,
una foto di Luna (in cocker della Mc) con il berrettino da Babbo Natale di sghimbescio in testa,
l’anneddotica varia tra colleghe su coinquilini e convivenze,
vedere le braccia che diventano sempre più scure grazie alle sessioni di abbronzatura al parco…


le piccole gioie della vita

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la rugiada fresca del parco che mi bagna la fettina di piede rimasta scoperta dale ballerine, la mattina mentre vado al lavoro,
la sonata per piano che ieri sera sgorgava fuori dalle finestre del Pollini, regalando ai passanti momenti di delizia uditiva,
sentire il sole che mi pizzica la pella mantre ciaccolo di bomboniere e preparativi per il matrimonio con Loretta,
vedere la faccia onesta e simpatica del nonno meccanico per bici che ha il negozio in piazza dei signori,
la soddisazione sul volto di Elena che ha finito di fare il suo dovere,
cacciare fuori di casa il parassita per due ore per poter girare per casa in mutande indisturbata,
sentire la voce di Lucia al telefono tutta indaffarata e felice vicino al “suo” Leo,
il profumo dei fiori di un albero (non meglio identificato) che si sporgeda un giardino da sogno in via XX settembre…


bella giornata…

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I’m a new soul
I came to this strange world
Hoping I could learn a bit bout how to give and take
But since I came here, felt the joy and the fear
Finding myself making every possible mistake

Sole,
profumo di erba tagliata che secca al sole,
pranzo al parco con colleghe,
le lodi per il mio francese,
la rasicurante sensazione di aver fatto del proprio meglio…