Riporto qui una accurata selezione delle parole dell’esimio Monsignor Oddo Fusi Pecci, vescovo Emerito di Senigallia, tratte da Metilparaben, ma pure da qui, che non si dica che siamo i soliti comunisti che travisano tutto.
Il ruolo biologico della donna è quello di madre, sposa ed educatrice. Il lavoro è secondario, viene dopo. Penso che nella crisi di valori attuale e nell’emergenza educativa che viviamo, molto abbia a vedere il fatto che la donna esce molto di casa, reclami una sfrenata indipendenza dal marito e vada a lavorare. (…) Da questo punto di vista il femminismo esasperato ha creato danni e lo si vede nella scarsa educazione anche cristiana dei figli. La donna è biologicamente deputata al ruolo di madre che è quello primario ed una buona madre educa i figli. Ora mi domando come possa svolgere quelli che sono i suoi doveri fondamentali andando a lavorare. (…) Una volta quando la donna badava a quello che è la sua missione, faceva recitare le preghiere, accompagnava i bambini alla scuola e al catechismo tante storture non accadevano, bisogna riconoscerlo.
Ecco, sapete che vi dico, eccellenza illustrizzima, questa qui sotto è la mia idea di casalinga,
alla quale cercherò di attenermi il più possibile:
(magari gli strusciamenti su orde di ballerini, per quanto colte, le lascio a Freddie, ma per il resto…)
che poi, stringi stringi, dietro queste farneticazioni fà capolino una misoginia neanche tanto velata perché, come donna, vali solo se sei moglie, madre e serva dei vari “signori”.
Diversamente non vali niente, alla faccia di tutte le donne che fanno i salti mortali per riuscire a fare tutto. Probabilmente il fatto di non includere nel tutto il far recitare le preghiere indispone certa gente fuori di ogni misura.
è da anni che alcuni pazzoidi predicano la soluzione della disoccupazione, togliendo alle donne il diritto di lavorare. e di uscire di casa non accompagnate. e senza il velo in testa. e magari di voto. e il diritto alla proprietà privata. ecco, con accorgimenti di questo tipo non avremmo le crisi economiche.
ok, saremmo nel medioevo, sarà ripristinata la servitù della gleba, e avremo la peste nera ogni 70-80 anni, ma sai quante anime sante in paradiso? vuoi mettere? tutte le povere donne martirizzate, ovviamente, di vescovi come questo neanche l’ombra, non di certo “al piano di sopra”.
Non è l’andare a lavorare, è il fatto che al lavoro ti spremano come un calzino il problema.
Sarebbero sufficienti orari più compatibili con la famiglia, asili nido aziendali, un po’ di sussidi in più ( grazie governo LADRO) e si potrebbe essere brave lavoratrici, grandi mogli e madri.
In Germania, ad esempio, è normale avere 2-3 figli… hanno altre politiche familiari.
Avere tante soddisfazioni lavorative senza famiglie è triste.
Allo stesso tempo avere una bella famiglia senza sentirsi utile o viva al di fuori è una morte cerebrale e alla lunga può portare alla depressione, a meno che uno non lo abbia scelto…. ma quante sono che lo scelgono?
Essere capaci di fare tante cose insieme e farle bene è una nostra prerogativa.