Un’Alternativa…

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Lunedì è iniziata una nuova, breve ma intensa avventura: il mio Master, finite le ore di lezione in aula, procede ora con 5 mesi di tirocinio, di cui uno, il primo, da passare in una cooperativa della provincia di Treviso, nel mio caso di tratta di “Alternativa” e delle cooperative ad essa collegate.
Si tratta di cooperative sociali che si occupano dell’assistenza, del recuper e del reinserimento lavorativo di persone “svantaggiate”: carcerati ed ex-carcerati, persone con disturbi psichiatrici, alcolisti e tossicodipendenti,  immigrati rimasti senza lavoro e via così.

Io sono inserita negli uffici centrali dell’amministrazione, ma la struttura in cui lavoriamo è la stessa in cui trova spazio una comunità residenziale e l’azienda biologica ortofrutticola nella quale lavorano gli utenti dei servizi di assistenza, quindi vivamo a stretto contatto con loro e capita spesso ci vengano a trovare in ufficio.

L’atmosfera è di completa integrazione e si fatica a distinguere lavoratori “normali”, operatori e lavoratori “svantaggiati”, in un meltin’ pot davvero riuscito, anche se di non facile gestione.

L’esperienza mi sta riempiendo d’entusiasmo, le colleghe e i colleghi sono simpatici e mi hanno accolta benissimo si dall’inizio e io sono molto felice di poter dar loro una mano.

Oggi è stata giornata di paghe e ho potuto conoscere anche i soci lavoratori della Cooperativa “Alternativa Ambiente” in cui lavorano soci e soci svantaggiati fianco a fianco, questi ultimi sono più del 50% e sono accomunati ai loro colleghi in tutto e per tutto quando si parla di salario. E’ stato molto bello potergli consegnare stipendi, tredicesime e pure gli interessi sulle quote sociali da loro versate in quanto soci della cooperativa, mi sono sentita utile e grata per quest’opportunità.

Ho persino ricevuto una proposta di “matrimonio” da un ragazzo Africano, che si auto-definisce “capo tribù” e in quanto tale sente di avere pieno diritto ad avere una secondo moglie giovane e bella, oltre a quella che ha già… Creo di essere diventata rossa come un pomodoro, ma son soddisfazioni 😀

Era un po’ che non scrivevo ma sentivo il desiderio di condividere con voi questa esperienza stimolante ed entusiasmante.

Ora vado a preparare una zuppetta per la cena mia e di mammà Valeria.

Mille baci :*


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