Una giornata di volteggi, salti, rimbalzi, di capriole e equilibrismi, di discese e salite, atterraggi e cadute, di lunghe rincorse, di brusche fermate.
Una giornata di sorrisi e lacrime, di schiene dritte, di gambe vivaci, di braccia tese, di addominali rigidi a trattenere il fiato nell’attesa, o i salti nella discesa.
Una giornata piena di passi flessuosi e di piedini ancora piccoli, incamminati sulla via dell’armonia.
Una giornata di fatiche, sbagli, sbadigli e di vittorie, abbracci, medaglie.
Una giornata di sguardi: emozionati, tesi, attenti, premurosi, critici, oppure saggi ed esperti, sotto le tempie canute di una decana dello sport.
Una giornata di ragazze, di piccole e grandi donne.
Una giornata di grazia, una giornata di fatiche.
E poi, via di nuovo, con i sorrisi e le rincorse, verso la prossima gara…
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Pensieri e parole suscitati dalla prima gara di ginnastica artistica che mi sono trovata a coordinare
Leggendo le tue parole mi sembrava di essere a quella gara!
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Ma sei sparita? Tutto bene?