Ravizzone – Brassica campestris L. var. Oleifera D.C.
Classe: Dicotyledonae
Ordine: Rhoedales
Famiglia: Cruciferae – Brassicaceae
Tribù: Brassiceae
Francese: Navette; Inglese: Winter rape; Spagnolo: Nabina; Tedesco: Rübsen
Origine e diffusione
Il Ravizzone è una pianta di origine incerta, coltivata nei Paesi dell’Europa centro-settentrionale. Nella P
ianura Padana viene coltivato come erbaio autunno-primaverile, dove viene utilizzato tra la fine di marzo e i primi di aprile, epoca in cui fiorisce. Nelle zone irrigue, sempre come erbaio, viene seminato verso la fine dell’estate e offre un primo taglio verso novembre e un secondo, meno produttivo, in primavera.
Caratteri botanici
Pianta annuale o biennale, con radice fittonante, gracile, a colletto non ingrossato, molto simile al Colza, dal quale si distingue per avere le foglie più ruvide, irte di peli, in particolare nella pagina inferiore, meno glauche e meno carnose. Lo stelo, le foglie caulinari e le infiorescenze sono quasi come nel Colza. Le silique sono molto erette, rostrate; i semi, più chiari rispetto a quelli del Colza, hanno un contenuto in olio del 35% circa.Tecnica colturale
Come per il Colza, anche per il ravizzone esistono varietà autunnali e primaverili. Si può considerare una coltura sarchiata. Il terreno deve essere lavorato profondamente e ben preparato. La concimazione si basa sul letame integrato da minerali complessi. Di solito si semina in agosto-settembre, alle prime piogge. Le piante devono essere ben radicate ma non eccessivamente sviluppate prima dell’inverno, perché potrebbero essere danneggiate dal gelo.
Raccolta e utilizzazione
La raccolta viene fatta in giugno (usando mietitrebbie). La quantità di prodotto ad ettaro è di circa 20 quintali. I caratteri organolettici dell’olio di ravizzone è molto simile a quello del colza.
Come per il colza anche il panello del ravizzone viene usato per l’alimentazione del bestiame e come concime. Come detto, viene usato anche come erbaio.
Questo perchè il mio bubu ogni volta che vede un campo di ravizzone pensa un po’ a me. Due annetti fa infatti gli ho dispiegato tutta la mia cultura in merito a questa coltura, cultura che mi deriva dagli insegnamenti di quella santa donna della mia maestra Terelisa.
Stamane Bubu, guidando verso Milano tra enormi campi di Ravizzone, mi e si chiedeva a cosa cavolo servisse questa pianta che oramai si trova ovunque. Ecco la risposta 😀
ma tu guarda, ho visto delle colture la scorsa settimana e mi chiedevo che pianta fosse, ero quasi convinto fosse colza mentre a quanto pare è ravizzone…non si finisce mai di imparare.
Ma allora il Wiki-Bubu non é utile solo ai Bubu… Evviva!!!