&
With Eleonora 🙂
Prometto solo che non berrò così tanta birra 😀
Sì sì lo so che qualcuno qualche post più in là mi ha paragonato ad una principessa etc. etc. ma anche le principesse si nutrono, sapete?!
Il requiem di Mozart è la colonna sonora perfetta per l’umor nero.
Fa bene da sfondo alla momentanea cupezza, ma la grandiosità di musica, cori e solisti risolleva l’umore a poco a poco, senza risultare inapporpriata.
Ho trovato un canale YouTube che ne mostra una bellissima versione:
Wiener Philarmoniker, dirige Bohm, i solisti sono Janowitz, Ludwig, Berry, Schreier.
Lacrimosa
Tina
Immagini sempre via il bellissimo tumblr kidskidskids
P.S. E’ colpa di bybbyno se mi sono intrippata di tumblr… un’altra dipendenza, mannaggi’ammè!
Chissà che non aiutino a sconfiggere il grigiume della pioggia...
Pensierini sparsi qui e lì…
Venerdì
L’ammoremio a pranzo e a cena con me?!?!? E in un giorno feriale?!?! Sono in paradiso 🙂
(perchè non può essere sempre così?!?!)
E in più si è pure messo a cucinare con la suocera… La pizza era buonissima e la suocera lo è diventata di conseguenza 😀
La bimba procede nel suo processo di restauro, i genitori sono felici (anche di scucire dindi su dindi)
Sabato
Mattina di lavoro, meno peggio del previsto. Esercitata ampissima capacità diplomatica, me la sono cavicchiata bene, credo, anche se gli intrighi mi fanno schifo… Che cazzo, parlare schiettamente è così difficle?! Non parliamo di multinazionali, ma di associazioni (pseudo-cattoliche per giunta!).
Pomeriggio di nanna, telefilm adolescenziali stupidi, coccole… Il Bubu che si proietta a corpo morto sul lettone mentre hai ancora gli occhi semi chiusi dal sonno è una visione dolcerrima.
Pre-serata impegnata: come annunciato siamo andati alla presentazione del libro. C’era anche Asa-Ashel, incontro graditissimo, anche se breve., ahinoi!. L’organizzazione è stata un po’ casereccia e il tempo probabilmente troppo poco, ma Chiara Lalli è davvero una persona preziosa, una mente chiara e sensibile. Cazzuta e incazzata il giusto, mai
troppo sopra le righe, molto convincente e preparata. Mi ha fatto riflettere sui controsensi delle
leggi italiane e sulla metalità bieca dei nostri legislatori. L’idea che “è così perchè io/noi la
pensiamo così, senza fornire spiegazioni” apre il paese ad una deriva
pericolosissima. La “legge ad personam” non è solo il lodo Alfano o simili, è una tendenza generalissima, più di quanto avessi realizzato.
Serata cazzeggiona, sigle dei cartoni animati e un carrello della spesa abbandonato come mezzo verso il sorriso. Un progetto sperimentale in cui forse dovremo coinvolgere qualcuno di voi (tra i limitrofi), tenetevi pronti… (E’ ‘na ca…ta state tranquilli)
Domenica
Taaaante nanne, poi un attacco di mamma a base di sensi di colpa.
Vestita truccata e parruccata in 20 minuti, mal di testa sconfitto a colpi di suffumigi balsamici, un cestino auto composto di piantine autunnali per i cognatini appena trasferitisi nella nuova casetta (che belle sono le eriche e le ederine), fugone dai suoceri per pranzo collettivo (e luculliano).Tanti abbracci e baci, la festa che mi fanno ogni volta che mi vedono mi fa andare al settimo cielo.
Le guance rosate e rasate di fresco di mio suocero hanno un immutabile profumo di vetiver un po’ nineties. Su di un uomo/ragazzo “X” mi infastidirebbe, su di lui mi conforta.
Ri-fuga verso Treviso, per annullare i sensi di colpa insinuati da mammà : la richiesta di partecipare lla messa nel cimitero dove sonnecchiano in pace nonno nonna e zia non poteva essere frustrata. Alla fine sono felice di esserci andata, la famiglia materna non riesce ad essere funerea neanche in queste circostanze e l’ironia e le battute corrono a fiumi non appena il prete mi congeda. Un saluto e una carezza a tutti e tre, il cuore mi si stringe sempre un po’ quando mi lasico andare a certe animistiche tenerezze.
Sull’onda dell’umore malinconico e cimiteriale ho trascinato Simone anche dall’altro Nonno, nel cimitero più bello che abbia mai visto (almeno in Italia). San Lazzaro è eleganissimo nei suoi alti alberi delle più diverse foggie. Le tombe sono larghe, disposte senza claustrofobie e il nonno riposa più tranquillo che in vita all’ombra di una chioma ad ombrello.
Alla fine il mal di testa mi stava di nuovo schiacciando. Siamo tornati a casa il mio ammore ha acceso il caminetto, io mi sono messa comoda (fuseaux e maglionone, so eighties) e sono sprofondata nuovamente tra vapori balsamici benefici. Poi la preziosa perla che è l’ammore mio ha cucinato insieme al suocero, seppioline al forno e ombrine al sale. Io non apprezzo il pesce, ma apprezzo la volenterosa operosità del mio cucciolo.
Ultima corsa del weekend per portare a casa Simone, saluto strappacore, tanta nostalgia immediata, tanta voglia di Casa, con la C maiuscola.