Di ieri vorrei ricordare

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il feeling istintuale con le mie meravigliose cuggggine, che ho poche occasioni di vedere

l’abbracio che in tanti hanno riservato a me alla mia famiglia, di tanti che non avevano ragione di essere lì se non per confortare noi

la dolcezza del mio Tino che mi abbracciava e sosteneva con l’espressione sgomenta di chi vorrebbe fare di più e non sa come, quando invece stava facendo tutto in maniera meravigliosa

le parole commosse delle volontarie che avevano saputo valorizzare i mille talenti della zia, donandole una serenità mai sperimentata prima

l’incontro di tre amicissimi di vecchia data (correvano i ruggenti anni ’70) che si sono ritrovati dopo una vita.

Vorrei ricordare anche tutte le lacrime e lo strisciante senso di colpa che accompagnano la perdita di una persona cara a cui non sei stato vicino quanto avresti potuto: spero sia un monito per il futuro, per me che tendo ad avere la memoria corta.

Vi saluto con  il sorriso dei tre amiconi, sbocciato nella giornata formalmente meno appropriata e proprio per questo sincero fino in fondo (nonostante i consueti “tagli di tabarri”)

amiconi

Da sinistra verso destra: Umbe, Moreno e il mio Papà 🙂

P.S. Grazie a tutti per il sostegno di questi giorni.


5 thoughts on “Di ieri vorrei ricordare

  1. Le perdite sono sempre dolorose, ma purtroppo prima o poi capitano e bisogna trovare la forza di affrontarle; certo si avverte maggiormente una sensazione di ingiustizia quando riguardano persone giovani, come posso intuire fosse tua zia, ma non c’è altra soluzione che continuare a guardare avanti, anche perchè questo non significa assolutamente far venir meno il ricordo di chi è mancato.

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