I’m a survivor I’m gonna make it :)

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Eccoci qui, dopo la trasferta lavorativa più massacrante e stimolante della mia pur giovane vita lavorativa 🙂
Felice tra le braccia del mio bubu, finalmenteeeee 🙂

Nuove prospettive lavorative, per l’appunto 🙂

Taanto inglese, un po’ di francese e un sacco di gente interessante.

Forse tra 6 mesi or so la mia vita potrebbe evolvere. Chissà!

Anyway questi 2 giorni ma hanno dato un po’ di speranza in più, tanto entusiasmo e la voglia di rinnovare questo contratto calvario con i veterinari senza frontiere, voglia che ultimamente m’era un po’ passata 😛

E voi?! Che avete combinato in uqesti giorni che sono stata via?

Kissessssss





In terra Estense

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Per stare un po’ (un bel po’) con Lucy, che fino ad un anno e mezzo fa dormiva con me, cenava con me, studiava con me, viveva con me.

Per respirare un’aria diversa, più libera, intrisa di qualche ideale e sogno in più (alla faccia della signora “CollanaDiPerle-MocassinoTods-BorsaDiCocco” che guardandoci in fila ad aspettare per una conferenza ha esclamato “perchè io mi sono anche rotta di questi qua, penseranno anche di cambiare il mondo, magari…”).

Per riprendere coraggio ed entusiasmo nel mio lavoro padovano, per ricordarmi perchè ho studiato cooperazione allo sviluppo, per sentire i problemi del mondo pressanti almeno quelli di questa stupida italietta.

Per ballare, scatenata e senza pensieri, sulle note mixate da un certo Jovanotto, non più tanto giovane, ma ancora tanto entusiasta ed entusiasmante, in una disco dai muri trecenteschi e dal tetto di cielo.

Per ascoltare, capire, imparare da voci nuove, sconosciute, dimenticate.

Per sentirmi fiera di essere “a big big girl in a big big world” che ha imparato a muoversi con le sue gambette, può fare brigare, andare, girare, senza bispogno di mamma e papà o di un uomo al suo fianco che ne legittimi il cammino (io amo il mio Tino, ma come donna ogni tanto mi viene la “spissa” di dover dimostrare la mia autonomia ed indipendenza a qualcuno e anche a me stessa).

Ecco per tutte queste ragioni ho abbandonato il mio Tino, voi, la mia protestante famiglia, le telecomunicazioni tutte. Un po’ mi sento in colpa, ma mi sono divertita un casinooooooo (anche se mi siete mancati :P)

Sono anche molto fiera del mio Tino, che è stato così democratico da lasciarmi andar via senza protestare più del giusto, ha fatto un po’ di spese per la bimba, e si è preso cura del blogghino.

Sono anche molto grata a voi che l’avete coccolato e consolato in mia assenza.

Taaanti bacini a tutti e buona settimana!!

P.S. se volete l’anno prossimo possiamo andarci tutti insieme al Festival dell’ Internazionale. E’ stupendo, giuro!!



Ho rischiato la vita (e pure la macchina)

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E non scherzo… è un mondo difficile, e il passante è pure peggio.

Dinamica: tir giallo in prima corsia, aigo azzurrina in seconda, io in terza (dritta per la mia strada, poco sotto i 130 km/h).

Il tir si butta in sorpasso, entra in seconda corsia, la signora con la aigo spaventata si butta a sinistra, addosso a me, se non che accortami dallo specchietto della manovra dei due deficenti, mi butto a mia volta a sinistra, dato che c’era una corsietta d’emergenza subito prima del guard rail.

In quello ovviamente accellero, per togliermi di torno il più presto possibile, lo specchietto rientra colpito dalla signora, la mia macchia comincia una serie di sbandate e contro-sbandate, ma riesco a controllarla (per fortuna passata la signora non c’era nessuno in seconda corsia), freno e passata il pericolo comincio a tremare. Qualche Lacrima, ma passa la paura.

Macchina intatta, non so bene come, specchietto praticamente illeso.

La signora ovviamente non s’è fermata dietro di me sulla piazzola, per vedere come stavo. Complimenti!

Grazie al mio bubu che poco dopo l’accaduto m’ha telefonato, quando la sua voce calda è risuonata dal vivavoce mi sono sentita subito meglio.

Che paura!