Le persone con cui ho il piacere di lavorare. Questa è l’ultima settimana e poi l’esperienza finirà e io sono già malinconica…
La loro forza mi ha fatto riscoprire la mia.
P.S. Tino is in London this week.. Any suggestion?!
Lunedì è iniziata una nuova, breve ma intensa avventura: il mio Master, finite le ore di lezione in aula, procede ora con 5 mesi di tirocinio, di cui uno, il primo, da passare in una cooperativa della provincia di Treviso, nel mio caso di tratta di “Alternativa” e delle cooperative ad essa collegate.
Si tratta di cooperative sociali che si occupano dell’assistenza, del recuper e del reinserimento lavorativo di persone “svantaggiate”: carcerati ed ex-carcerati, persone con disturbi psichiatrici, alcolisti e tossicodipendenti, immigrati rimasti senza lavoro e via così.
Io sono inserita negli uffici centrali dell’amministrazione, ma la struttura in cui lavoriamo è la stessa in cui trova spazio una comunità residenziale e l’azienda biologica ortofrutticola nella quale lavorano gli utenti dei servizi di assistenza, quindi vivamo a stretto contatto con loro e capita spesso ci vengano a trovare in ufficio.
L’atmosfera è di completa integrazione e si fatica a distinguere lavoratori “normali”, operatori e lavoratori “svantaggiati”, in un meltin’ pot davvero riuscito, anche se di non facile gestione.
L’esperienza mi sta riempiendo d’entusiasmo, le colleghe e i colleghi sono simpatici e mi hanno accolta benissimo si dall’inizio e io sono molto felice di poter dar loro una mano.
Oggi è stata giornata di paghe e ho potuto conoscere anche i soci lavoratori della Cooperativa “Alternativa Ambiente” in cui lavorano soci e soci svantaggiati fianco a fianco, questi ultimi sono più del 50% e sono accomunati ai loro colleghi in tutto e per tutto quando si parla di salario. E’ stato molto bello potergli consegnare stipendi, tredicesime e pure gli interessi sulle quote sociali da loro versate in quanto soci della cooperativa, mi sono sentita utile e grata per quest’opportunità.
Ho persino ricevuto una proposta di “matrimonio” da un ragazzo Africano, che si auto-definisce “capo tribù” e in quanto tale sente di avere pieno diritto ad avere una secondo moglie giovane e bella, oltre a quella che ha già… Creo di essere diventata rossa come un pomodoro, ma son soddisfazioni 😀
Era un po’ che non scrivevo ma sentivo il desiderio di condividere con voi questa esperienza stimolante ed entusiasmante.
Ora vado a preparare una zuppetta per la cena mia e di mammà Valeria.
Mille baci :*
E così dormo ancora meno di quello che farei causa master..
Ho appena finito questo
Una storia un po’ strampalata, che parte tutta storta e poi si raddrizza, con dolcezza, con semplicità, mai del tutto…
Un po’ come le storie di tutti noi.
Scrittura fluida, facile, leggiadra ma puntuale, intensa, indagatrice. Proprio un bel libro, bevuto tutto d’un fiato.
Ve lo consiglio, ma solo se avete l’umore saldo e poco incline alla malinconia e alle paturnie su relazioni e sentimenti.
E ora invece ho iniziato questo
Sono solo al prologo, ma promette bene 🙂
Se volete leggere delle recensioni migliori delle mie basta cliccare sulle immagini dei due libri 🙂
Il master prosegue a vele spiegate, il tempo mi vola via senza che me ne accorga.
E’ impegnativo, ma molto stimolante e coinvolgente. Sono tornata “studentella”: mi si è riaccesa la curiosità, la voglia di conoscere, l’entusiasmo, la leggerezza… Sono molto soddisfatta, anche se un filino distrutta 😀
Tra pochissimo finiranno le lezioni frontali e dopo le vacanze di natale comincerà il lungo periodo di tirocinio, diviso in tre parti: un mese in una cooperativa, due mesi in una filiale, due mesi in uno degli uffici centrali della banca.
Da quello che mi ha detto oggi la nostra tutor, io dovrei trascorrere questo primo mese presso la cooperativa “L’Alternativa”, la settimana prossima avrò un colloquio con il presidente e quella che dovrebbe diventare la mia tutor aziendale… Una nuova emozione 🙂
Voi come ve la passate?! Che fate per le vacanze di Natale?? Si riuscirà a organizzare un Diva & Nonna “Let it Snow”?!
A presto un post strutturato e articolato che risponda alla domanda che mi viene rivolta un po’ da tutti ultimamente: “Dove sei finita?!” Lo so ragazzi, non siete abituati a MammaRosa che sparisce, me ne rendo conto, ma giuro che mi riprenderò…
La settimana prossima dovrei smettere (quasi) del tutto di lavorare e allora riprenderò ad avere più o meno una vita… Si spera!!
Nel frattempo posso dirvi che:
Nel frattempo mi riconosco sempre più in questa canzone di Arisa che vi lascio in regalo stasera :*
Il testo lo trovate qui!
Non scrivo molto su queste pagine, ed in genere non scrivo molto di me, qualcuno direbbe che non è “nelle mie corde” qualcuno direbbe che non è mia abitudine annoiare la gente con i fatti miei … in ogni caso non preoccupatevi cari amici lettori 😉
Uno dei libri che ho adorato nella mia vita è il pendolo di foucault di Umberto Eco .. ecco mi sento come quando Casaubon faceva volare gli aquiloni sulla spiaggia di Rio, che sia finiata la stagione di Tiferet ?
Se volete commentare, please empty your minds, solo commenti intelligenti o profondamente stupidi.
Ingredienti
250 gr di petali di rosa (non trattate con prodotti chimici),
375 gr di zucchero,
1/2 limone, 250 ml di acqua
Preparazione:
Lavate ben i petali di rosa (usate petali di un bel rosso, molto profumati) ed eliminte la parte bianca dell’attaccatura.
Tritateli grossolanamente e metteteli in una scodella con meta’ dello zucchero.
Coprite e fate riposare 2 giorni (magari (mi) bastassero 2 giorni di riposo n.d.Rosa.).
Sciogliete lo zucchero rimasto nell’acqua, aggiungete il limone ed infine lo zucchero con i petali.
Portate lentamente ad ebollizione e cuocete a fiamma bassa per circa 20 minuti.
So I’ll start a revolution from my bed…
E’ stata la nostra canzone, quasi 3 anni fa, quando abbiamo cominciato ad amarci, rivoluzionando in pochissimo tempo le vite di entrambi.
E ieri ho iniziato un’altra rivoluzione, in un certo senso partendo sempre da lì.
Perchè tutto quanto di importante nella mia vita parte e mai prescinde dagli affetti che si annidano in quella zona che sta tra la gola l’ombelico, tra pancia e cuore.
Ogni cosa che mi fa bene mi fa bene lì, ogni cosa che mi fa male davvero mi fa male lì.
E allora se ho cercato una strada per stabilizzarmi, trovare un posto sicuro e tranquillo anche nel lavoro è proprio perchè sento la necessità di stabilizare anche gli affetti, trovare tempo e modo di curarli, trovare un nido per contenerli tutti, Tino in primis, ma pure tuti gli altri.
La schizofrenia dei due lavori, della distanza, dei mille mila chilometri da fare in macchina mi stava prosiugando mente e cuore, mi stava indaridendo, togliendo ogni energia.
E allora via a questa nuova avventura, un anno di formazione lavoro&studio per vedere di continuare il percorso iniziato ocn la tesi sul microcredito inserendomi in una realtà bancaria che strizzi l’occhio alla cooperazione e alla finanza sostenibile.
In poche parole, a partire da lunedì prossimo la vostra Tina sarà impegnata qui nei prossimi 9 mesi… Sperando che poi… Chissà 😉
Ieri è stata la giornata degli annunci ai due lavori, visto che quello di Padova dovrò abbandonarlo del tutto e per Treviso ho dato la mia disponibilità a continuare a collaborare, almeno fino a quando non avranno trovato un sostituto/una sostituta, ma anche qui si impone una riduzione di orario. E’ stata molto dura, creo tantissimi legami con facilità, ma quando si tratta di romperli soffro moltissimo e recalcitro e scalcio finchè non passa qualcuno a tranquillizzarmi e a farmi ragionare (grazie Tino…). Fortunatamente l’hanno presa tutti abbastanza bene e hanno dimostrato di essere felici per me, il che mi ha aiutata non poco ^_^
Oggi la prima riunione con gli altri corsisti e gli organizzatori.. Vi farò sapere!!
Per il momento.. Buona settimana :*
P.S. Sul matrimonio farò un post più tardi, appena avrò il tempo di caricare le foto…
Per il momento vi assicuro che la sposa era meravigliosa e lo sposo pure!! Emozionati, coccoli e tenerissimi erano una gioia per gli occhi ^_^
Ho le farfalle nello stomaco.. Un po’ è il matrimonio, un o’ è questa telefonata che deve arrivare ma ancora non c’è annunciata.
E allora “I’d rather dance (with you) than talk (with you)…” *
Cerchiamo di rilassarci!
Bacini…
* vi invito a vedere qui il video originale, che è bellissimo…
Mi faranno sapere… Venerdì 17 😀
Che robe!
L’attesa però si fa mooooolto lunga. Uff!
E pensare che si tratta di una selezione per accedere a 8 mesi di studio(gratis)+lavoro-stage(non pagato), mica mi devono firmare un cotnratto da 5.000 euri al mese dopodomani, ma manco di 1.000 euri al mese, se è per quello.
Certo, sempre meglio di niente, soprattutto se tutto ciò servirà per avvicinarsi (di un bel po’ si spera) al miraggio del nuovo millennio: il posto fisso.
Ma poi, sto posto fisso, sono proprio sicura che mi andrebbe a genio?!
Certo è che questi due posti non fissi che mi trascinano su e giù per il Veneto cominciano a non andarmi più bene per niente.
Soprattutto uno dei due.
Soprattutto perchè mi sento un po’ presa per i fondelli e non mi garba per niente.
Soprattutto perchè mi sento presa per i fondelli per una cifra irrisoria (Chè i soldi non fanno la felicità, ma cornuta e mazziata proprio no, eh?!).
Soprattutto perchè mi sembra che questi due anni di lavoro matto e dispersivissimo non mi abbiano portato granchè più vicina all’obiettivo che più mi sta a cuore: costruire qualcosa di comune e solo nostro con il mio Tino.
Insomma, altro giro, altra corsa.
E se non sarà il Master l’altra corsa, vedremo di trovare un altro circuito ancor più promettente.
E se non sarà seren, si rasserenerà.
Ce l’ho fatta, finalmente, a sputare ‘sto rospo!
Bacini bimbi belli, We (heart) You!
E’ un periodo di attese, di preludio a possibili cambiamenti belli grossi per il mio futuro.
Ma per il momento non anticipo nulla. Lascio che le cose maturino, poi, casomai, si festeggia tutti assieme!
C’è da dire che, a parte tutti questi bei discorsi, io non sono per niente quiet come vorrei, così vi dono la piccola Bjork, in una delle sue rare tranquillità 🙂
E pensare che volevo solo un cutter e un rotolo di scotch da pacchi e cercavo di recuperare uno degli armadietti che erano già nel magazzino “dismissione”… Risultato:
“Ma il mobile non ha il numero di inventario?!?! Sicura??!?! Allora non è possibile spostarlo, devi lasciarlo lì… Ti chiamo io tra una settimana, così vediamo se si può fare e se in caso devo farti compilare il modulo <<proposta di scarico>> oppure il modello 62.”
Sgurgle…
E si trasloca l’ufficioooooooooooooooo!!!
(Che culo 😀 )
Saranno settimane di duro lavoro, ma non è bene lamentarsi!!!
Buona settimana a voi, vi lascio un po’ di sana demenzialità 🙂
Quando mi sveglio mi sento più allegro se ci sono dei biscotti da mangiare
Quando mi sveglio mi sento più allegro se ascolto una canzone senza morale
Che (per i non triveneti) non è il nome di un artista jappo-brasiliano, ma significa semplicemente “troppe cose”: troppe cose in ballo, troppe cose in testa, troppe cose da fare, troppe cose da decidere. Massa robe, insomma!!
Se in più ci aggiungiamo anche il rientro contemporaneo ai due lavori la cosa diventa davvero difficoltosa 😛
Mi sento sbalestrata come il bel tomo qui sotto.. Lui si che si potrebbe chiamare “Massa Robe” 😀
If there’s a Camel up a hill…
Ah, per chi fosse interessato ad un confronto con il testo originale, eccolo qui!