Che tristezza!

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L’ennesima tragedia della miseria, della precarietà, della miopia delle classi al potere, dell’inutilità degli “aiuti internazionali” fatti solo di carità e non di progettualità.

E pensare che le descrizioni della tragedia Haitiana hanno echi di straordinaria somiglianza con quelle del terremoto in Abruzzo: anche lì l’ospedale che va giù come un castello di carte, assieme alle caserme, alla sede dell’ Onu e della Crocerossa, al palazzo del governo, alle scuole, all’università (e questo ci dovrebbe far pensare ancora di più).

Ahimè loro ci metteranno ancor più di quell’infinità di tempo che occorrerà agli Aquilani per riavere la loro città com’era.

Forse gli Haitiani non riavranno mai indietro Port Au Prince, chè si sa che una volta spenti i riflettori questa gente rimane più sola che mai.

E anche quando i riflettori sono accesi spesso quello che arriva è spesso solo fuffa mediatica e cose che poco gli servono, interventi a casaccio, messi su per prendere i fondi dell’emergenza, senza conoscenza del contesto, senza uno straccio di studio di fattibilità, senza need assesment, senza niente di niente se non la voglia di esserci, anche senza saper che fare.

E allora ben vengano le raccolte di fondi, ben vengano i messaggini, le pubblicità progresso etc. etc. ma vi prego, se volete dare una mano, è meglio che doniate 5 € con calma a qualcuno che se li merita, piuttosto che mandare subito 5 sms a casaccio. Fatevi un giro sul sito delle associazioni e delle ONG, date un’occhiata ai progetti, alle credenziali, a ciò che hanno fatto e faranno. E poi donate sì, ma con coscienza e magari provate a chiedere conto poi di ciò che hanno fatto con i vostri soldi.

Il mondo della solidarietà e della cooperazione è popolato di brava gente volenterosa, ma che spesso manca di progettualità e di idee serie, quando non sia la buonafede a far loro difetto.

E se ve lo dico, non è per spaventarvi o dissuadervi, ma perchè io ci lavoro in questo mondo e il mio sogno sarebbe di contribuire a farlo evolvere e progredire, anche grazie a voi.


Ven-Sab-Dom

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Pensierini sparsi qui e lì…

Venerdì

L’ammoremio a pranzo e a cena con me?!?!? E in un giorno feriale?!?! Sono in paradiso 🙂

(perchè non può essere sempre così?!?!)

E in più si è pure messo a cucinare con la suocera… La pizza era buonissima e la suocera lo è diventata di conseguenza 😀

La bimba procede nel suo processo di restauro, i genitori sono felici (anche di scucire dindi su dindi)

Sabato

Mattina di lavoro, meno peggio del previsto. Esercitata ampissima capacità diplomatica, me la sono cavicchiata bene, credo, anche se gli intrighi mi fanno schifo… Che cazzo, parlare schiettamente è così difficle?! Non parliamo di multinazionali, ma di associazioni (pseudo-cattoliche per giunta!).

Pomeriggio di nanna, telefilm adolescenziali stupidi, coccole… Il Bubu che si proietta a corpo morto sul lettone mentre hai ancora gli occhi semi chiusi dal sonno è una visione dolcerrima.

Pre-serata impegnata: come annunciato siamo andati alla presentazione del libro. C’era anche Asa-Ashel, incontro graditissimo, anche se breve., ahinoi!. L’organizzazione è stata un po’ casereccia e il tempo probabilmente troppo poco, ma Chiara Lalli è davvero una persona preziosa, una mente chiara e sensibile. Cazzuta e incazzata il giusto, mai

troppo sopra le righe, molto convincente e preparata. Mi ha fatto riflettere sui controsensi delle

leggi italiane e sulla metalità bieca dei nostri legislatori. L’idea che “è così perchè io/noi la

pensiamo così, senza fornire spiegazioni” apre il paese ad una deriva

pericolosissima. La “legge ad personam” non è solo il lodo Alfano o simili, è una tendenza generalissima, più di quanto avessi realizzato.

Serata cazzeggiona, sigle dei cartoni animati e un carrello della spesa abbandonato come mezzo verso il sorriso. Un progetto sperimentale in cui forse dovremo coinvolgere qualcuno di voi (tra i limitrofi), tenetevi pronti… (E’ ‘na ca…ta state tranquilli)

Domenica

Taaaante nanne, poi un attacco di mamma a base di sensi di colpa.

Vestita truccata e parruccata in 20 minuti, mal di testa sconfitto a colpi di suffumigi balsamici, un cestino auto composto di piantine autunnali per i cognatini appena trasferitisi nella nuova casetta (che belle sono le eriche e le ederine), fugone dai suoceri per pranzo collettivo (e luculliano).Tanti abbracci e baci, la festa che mi fanno ogni volta che mi vedono mi fa andare al settimo cielo.

Le guance rosate e rasate di fresco di mio suocero hanno un immutabile profumo di vetiver un po’ nineties. Su di un uomo/ragazzo “X” mi infastidirebbe, su di lui mi conforta.

Ri-fuga verso Treviso, per annullare i sensi di colpa insinuati da mammà: la richiesta di partecipare lla messa nel cimitero dove sonnecchiano in pace nonno nonna e zia non poteva essere frustrata. Alla fine sono felice di esserci andata, la famiglia materna non riesce ad essere funerea neanche in queste circostanze e l’ironia e le battute corrono a fiumi non appena il prete mi congeda. Un saluto e una carezza a tutti e tre, il cuore mi si stringe sempre un po’ quando mi lasico andare a certe animistiche tenerezze.

Sull’onda dell’umore malinconico e cimiteriale ho trascinato Simone anche dall’altro Nonno, nel cimitero più bello che abbia mai visto (almeno in Italia). San Lazzaro è eleganissimo nei suoi alti alberi delle più diverse foggie. Le tombe sono larghe, disposte senza claustrofobie e il nonno riposa più tranquillo che in vita all’ombra di una chioma ad ombrello.

Alla fine il mal di testa mi stava di nuovo schiacciando. Siamo tornati a casa il mio ammore ha acceso il caminetto, io mi sono messa comoda (fuseaux e maglionone, so eighties) e sono sprofondata nuovamente tra vapori balsamici benefici. Poi la preziosa perla che è l’ammore mio ha cucinato insieme al suocero, seppioline al forno e ombrine al sale. Io non apprezzo il pesce, ma apprezzo la volenterosa operosità del mio cucciolo.

Ultima corsa del weekend per portare a casa Simone, saluto strappacore, tanta nostalgia immediata, tanta voglia di Casa, con la C maiuscola.


In terra Estense

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Per stare un po’ (un bel po’) con Lucy, che fino ad un anno e mezzo fa dormiva con me, cenava con me, studiava con me, viveva con me.

Per respirare un’aria diversa, più libera, intrisa di qualche ideale e sogno in più (alla faccia della signora “CollanaDiPerle-MocassinoTods-BorsaDiCocco” che guardandoci in fila ad aspettare per una conferenza ha esclamato “perchè io mi sono anche rotta di questi qua, penseranno anche di cambiare il mondo, magari…”).

Per riprendere coraggio ed entusiasmo nel mio lavoro padovano, per ricordarmi perchè ho studiato cooperazione allo sviluppo, per sentire i problemi del mondo pressanti almeno quelli di questa stupida italietta.

Per ballare, scatenata e senza pensieri, sulle note mixate da un certo Jovanotto, non più tanto giovane, ma ancora tanto entusiasta ed entusiasmante, in una disco dai muri trecenteschi e dal tetto di cielo.

Per ascoltare, capire, imparare da voci nuove, sconosciute, dimenticate.

Per sentirmi fiera di essere “a big big girl in a big big world” che ha imparato a muoversi con le sue gambette, può fare brigare, andare, girare, senza bispogno di mamma e papà o di un uomo al suo fianco che ne legittimi il cammino (io amo il mio Tino, ma come donna ogni tanto mi viene la “spissa” di dover dimostrare la mia autonomia ed indipendenza a qualcuno e anche a me stessa).

Ecco per tutte queste ragioni ho abbandonato il mio Tino, voi, la mia protestante famiglia, le telecomunicazioni tutte. Un po’ mi sento in colpa, ma mi sono divertita un casinooooooo (anche se mi siete mancati :P)

Sono anche molto fiera del mio Tino, che è stato così democratico da lasciarmi andar via senza protestare più del giusto, ha fatto un po’ di spese per la bimba, e si è preso cura del blogghino.

Sono anche molto grata a voi che l’avete coccolato e consolato in mia assenza.

Taaanti bacini a tutti e buona settimana!!

P.S. se volete l’anno prossimo possiamo andarci tutti insieme al Festival dell’ Internazionale. E’ stupendo, giuro!!


E intanto…

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Ne abbiamo mandati a morire altri SEI.

Per carità è vero che sono volontari, non sono più quegli sparuti ragazzetti che andavano a morire al fronte 60 anni fa, inseguiti dallo spauracchio della pena capitale.

Li paghiamo profumatamente, si scelgono la carriera che vogliono e tutto quello che ne consegue, però… Mandarli a morire così per niente, per aver voluto mettere lì una specie di dittatore diverso solo in minima parte da quelli che l’hanno preceduto, mi sembra veramente un insulto. Un personaggio a cui non è stata data alcuna legittimaizone popolare, ma un personaggio molto solo, che abbiamo voluto issare come un vessillo sul pennone della democrazia afgana (facendolo apparire agli occhi del suo popolo, poco più che un burattino nelle  nostre mani), per poi dimenticarcelo e lasciarlo a gestire rogne più grandi di lui.

Certo è che ora che abbiamo fatto esplodere il bubbone afghano, non possiamo tirarci indietro così senza colpo ferire. Perchè allora tanto valeva che lì manco ci andassimo. Se gli eserciti se ne andranno i taliban avranno campo libero, di nuovo, con l’aggravante di governare una popolazione decimata e stremata dalla guerra, che non avrà fatto altro che fiaccare ancora di più la loro resistenza al regime fondamentalista.

Ma tutti i fiumi d’inchiostro versati assieme alle lacrime, si sa non hanno mai buon seguito. Ce li dimentichiamo, insieme al dolore, al cordoglio, alla solidarietà, ai morti.

Ma questo approccio della “democrazia da esportare” va davvero dimenticato, va sostituito con un approccio partecipativo, che FUNZIONA, è ben accetto dalle popolazioni, c’è già, proviene dal basso, anche se spesso è osteggiato anche dagli “alleati” in divisa (forse proprio per questo…). C’è da dire che in questo campo, in questo cambiamento di rotta l’Italia può avere un ruolo chiave, ha un’attitudine alla cooperazione, alla solidarità e all’integrazione (all’estero eh, mica in patria) che molti ci invidiano.

Certo poi appena un cooperante si fa rapire diventa un irresponsabile deficente che rischia per niente, mentre i militari caduti sono degli eroi… Ma questo è un altro capitolo, che riguarda più una certa miopia e ipocrisia tutte italiane, che al momento non ho voglia di analizzare.

Onore ai caduti, morti sul lavoro (tutte le morti sul lavoro sono inguiste e insensate, proprio come queste).

Speriamo che almeno il loro sacrificio e quello di tanti civili afgani morti “per caso” possa servire ad un futuro migliore, per loro e per noi.


No, allora, qui mi girano veramente gli zebedei…

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Il giornale ha trovato nuove vittime.

Stamane si parla di radio.

A parte tutto l’articolo, che vi consiglio comunque di leggere (se siete dotati di forte ironia vi spiacerete dalle risate, altrimenti è istruttivo), il passaggio che più di tutti mi ha fatto schiumare di rabbia è questo:

Radio 105, una delle più apprezzate dall’universo giovanile, grazie soprattutto allo Zoo, che è politicamente non schierato, se non con l’antipolitica,nel programma 105 friends di Tony e Ross, schierava Beatrice Borromeo. Che ribadiva coerentemente i suoi concetti espressi chez Santoro, senza peraltro abbinare ai concetti il grandissimo fascino con cui bucava il video.

Che cosa sottintende la battutina sulla Borromeo (che a me per altro sta abbastanza antipatica)?!?!?! Che una donna va ascoltata solo se fa il piacere di essere anche gnocca, altrimenti non merita la fatica?!?!

Come nel caso dell’accenno ai “disordini sessuali” di Boffo, Feltri e i suoi scagnozzi si dimostrano maestri nell’arte di inoculare tra le righe retrogradi e orrendi pregiudizi machisti, senza aver però il coraggio di dire chiaro e tondo che ritengono i gay dei pervertiti e le donne buone solo per trombare.
Facessero il piacere di andare a farsi fottere (come direbbero a Parigi)!


Ma quanto mi girano ‘sta mattina…

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Partita straordinariamente in anticipo, visto che la pioggi ci rende sempre (quasi) tutti più imbranati al volante, ho appena passato 1 ora in coda (da Spinea all’allacciamento con la A4) sul MERAVIGLIOSO E NUOVISSIMO Passante di Mestre, inaugurato un annetto fa dal nostro mirabolante premier.

Ho pensato subito ad un catastrofico incidendo e maledicendo la sfortuna mi sono messa il cuore in pace.

Dopo circa 8 km di coda però, scopro la vera causa di questo disastro (la coda nel frattempo si era allungata fino a lambire Preganziol, circa 10 km più a nord) : uno dei sottopassi dell’autostrada si era allagato e  l’acqua arrivava a coprire la corsia di emergenza e le prime due corsie di destra, in poche parole per il transito dei mezzi rimaneva libera una sola corsia. Ovviamente superato il sottopasso il traffico tornava ad essere scorrevolissimo.

Ora, io mi domando e dico, ma come c**** si fa a progettare, approvare e costruire un’autostrada in questo modo?!?! Se fosse vecchia di 40 anni capirei, ma è così nuova che ancora puzza di catrame…

E pensare che già mi giravano gli zebedei per tutta una serie di ragioni (reprise)…

– Noi trevigiani siamo proprio incorreggibili: non bastava il record di rottura del pene, il diario sexy dell’avvocatessa, ora ci si mettono pure le squadre di calcio giovanile a rimanere sempre “sul pezzo”;

– Ma è possibile che di fronte alle richieste di Marino di confronto a due, qualcuno nontrovi di meglio da fare che cantare?!?!;

– Temo che fra un po’ oltre che baciare il sangue di san Gennaro si pretenderà che i “fedeli si rechino in pellegrinaggio a baciare le case del miracolo, senza contraddittorio ovviamente;

– Ma che Feltri abbia un dossier pronto per ciasuno di noi?! Lo ammetto, a volte invento scuse per giustificare i miei cronici ritardi.. ma forse questo l’avevate capito da soli! E, a proposito, spesso dico di andare a letto presto ma poi sto alzata fino a tardi a fare da pissycologa virtuale o a guardare Brothers and Sisters… Credo sia tutto 😀



Fuck You!!

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L’odio,

le polemiche,

le aggressioni fisiche,

le aggressioni  verbali,

le aggressioni a mezzo stampa,

le opinioni idiote di presunti filosofi,

le opinioni idiote di tanti comuni mortali IDIOTI,

il paese retrogrado e imbavagliato dall’ignoranza.

FUCK YOU!

Opinioni, considerazioni, reazioni “alte” e “basse”, fiumi di parole e lacrime sono già stati versati su questo scempio di paese, da me, come da molti altri. Io sottoscrivo quanto scritto da molti voi “amici-di-blog-e-molto-altro”, quanto scritto dai pochi giornalisti ancora liberi su Piazza-Italia, quanto discusso con mamma+papà+Tino+amici vari, e mi sembra inutile aggiungere altro…

Se non “Fuck you”, in allegria, con ironia, con la certezza di non essere soli, che ce nè bisogno!!



L’esercito è tornato…

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E non vuole essere un lungo e pensoso post sul colpo di stato in Honduras, anche se…golpe

Vi pare possibile che dei golpisti si dichiarino “salvatori della democrazia”? e che 2 giorni dopo gli stessi golpisti facciano approvare dal parlamento (?!?!?!) la sospensione “temporanea” dei diritti civili?!?!?

Non c’è forse qualcosa che non quadra?!

(Chiusa parentesi)

Volevo altresì annunciarvi il ritorno dell’esercito delle tacchettine in istituto, dopo un auggiosa parentesi di pioggia e suole di gomma, siamo tornate, più numerose che mai!!!

tacchiSì dico “siamo” perchè anche io stamani sfoggio il mio fierissimo paio (Nuovo) di Kitten Heels con cinturino alla caviglia… Evvai!! Poto non sentirti solo, come vedi anche io devo avere qualche gene di Imelda Marcos.

A mia discolpa posso dire che faccio sempre ottimi affari, anche se… Sono da ricovero lo stesso, lo so!

Ma ho realizzato che non c’è niente di meglio che un paio di tacchi comodi e un cinturino che le ginga per esaltare un paio di caviglie carine (non dico belle perchè senno poi pensate chissà che, ma devo dire che le mie caviglie non sono malaccio… bastassero quelle 😀 ).

Adoro quando inizia la mia stagione delle gambe liiibere e felici, anche se palliduccie. Mi fanno sentire subito più carina e coraggiosa 😛

Oggi poi meeting strategico in Prato Della Valle in preparazione del golpe blogghereccio 😀

Tremate Tremate le Carbonare sono Tornate (il mio Tino mi perdonerà se mi prendo una licenza poetica e lo includo tra le CarbonarE)!



Riflessioni di una giovane elettrice disgustata

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Le domande di questi giorni di spoglio sembrano sempre le stesse: Chi ha vinto? Chi ha perso? Quanto abbiamo perso?

Ma mi sembra quanto mai stupido e insensato perdere del tempo a lggere cifre e dati, percentuali e forchette, per quanto ovviamente io ci caschi sempre, con risultati assai sconfortanti.

Fortunatamente ieri sera come una luce in questo tunnel mi è apparso Massimo Cacciari, più itterico e magro che mai, che a queste domande rispondeva in maniera assai più colta ed articolatissima, ciò che vorrei rispondere io: “Chissenefrega!”

Le questioni infatti sono altre, almeno per chi come me si considera un “elettore di sinistra”.

Innanzitutto il 9 per cento di noi, coloro che hanno scelto i partiti più radicali, rimarrà miseramente senza rappresentanza in Europa. Si potrà obiettare che è la legge elettorale ad essere sbagliata, ma questa è e con essa si devono fare i conti se si vuole fare politica. Quindi considero un suicidio insensato essersi divisi in tre partitini, senza minimamente provare a trovarsi d’accordo e dare ai propri elettori quella rappresentanza che meriterebbero.

Il PD poi si consola rapidamente con la non-vittoria di Silvio. Ed è questa questione a farmi maggiormente imbestialire.

Un partito che non ha più ne arte nè parte, non ha leadership, non ha programmi minimamente condivisi e/o condivisibili da molti di noi e presenta all’elettorato alcuni elementi da ricovero psichiatrico, solo per baciare i piedi alla gerarchia ecclesiastica (considero i cattolici mediamente più intelligenti della nomenclatura che li dovrebbe indirizzare e faccio loro la cortesia di pensare che La Binetti schifi molti di loro quanto schifa me).

Un partito così, che futuro ha? Esiste solo in funzione anti-berlusconismo, ma quanto il vecchio porco ci lascerà, dopo lunga agonia (nostra non sua), il PD collasserà miseramente su se stesso, sotto i colpi delle sue mille contraddizioni e di una credibilità che non ha più.

A me allora questo partito non interessa più e mi piange il cuore mentre lo dico, perchè è stato il partito che ho votato per primo nella mia breve vita da elettrice e in cui ho sempre sperato, fino a prima di questa domenica.

Io a 23 anni non posso pensare al male minore, non posso inchinarmi alla logica del “meglio loro che l’altro”. Non ce la faccio più a turarmi il naso.

Io ho scelto Italia dei Valori, per premiare una scelta di trasparenza e di coerenza inattaccabile. Avevo scelto Idv anche per dare un segnale, forte, al PD… Ma ora penso che neanche i segnali forti servano più.

Non so se in futuro Tonino e i suoi continueranno a meritare il mio voto, forse no ed allora cambierò. Ma voglio trovare qualcuno che MERITI il mio voto, i miei sforzi emotivi e mentali, o se non altro la benzina che consumerò per recarmi al seggio.


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Da Spinoza.it “Cani e Padroni di Cani”

orinale

(ieri sera su Retequattro c’era Forrest Gump. Su Raitre Gasparri. E poi vengono a raccontare che non concordano i palinsesti)

Il premier esclude di rinunciare al Lodo Alfano. Finalmente abbiamo trovato una legge che ha intenzione di rispettare.

Già immagino Berlusconi riferire in Parlamento. “Dunque, ci sono un italiano, un inglese…”.

la fantasticissima immagine che vedete qui sopra e alcune battutine per consigliarvi il Blog satirico www.spinoza.it

Gli autori sono dei veri geni, uno spasso assoluto, anche se lascia sempre un po’ d’amaro in bocca…

(Attenzione ai mitici particolari dell’immagine qui sopra… c’è una sezione speciale del giornale e una strana pubblicità… trovato?!)


Sigh Sigh

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Fonte: Repubblica.it

Che ridere, il milione di sterline per colpa del quale Westminster sta precipitando nello scandalo, col suo carico di rimborsi gonfiati dai deputati. Che ridere, perché Montecitorio e Palazzo Madama, in questo 2009, distribuiranno ai nostri 630 deputati e 322 senatori rimborsi spese destinati sulla carta a viaggi, diaria e segreterie per qualcosa come 96 milioni di euro, parenti molto vicini di 100 milioni. E il tutto, va da sé, senza chiedere lo straccio di una prova documentale che attesti se davvero saranno utilizzati per gli scopi “istituzionali”. Sono 72 milioni di euro alla Camera e 24 milioni al Senato. E va da sé, che quegli 8.190 euro mensili ai deputati e 8.678 mila euro ai senatori sono solo, appunto, rimborsi. Nulla a che fare con le indennità da 5.500 euro, lo stipendio in senso stretto.

Uno scandalo come quello britannico da noi è impensabile – racconta un grande conoscitore del Palazzo come Gabriele Albonetti, deputato questore già da due legislature – Al di là dell’eticità del comportamento di deputati e senatori, la questione è tecnica.

 Da noi, non esiste la nota spesa, la Camera e il Senato affidano una somma, diciamo così, sulla fiducia. Sarà poi l’onorevole a gestirla a suo piacimento”.

A me viene francamente, viene  da piangere, più che da ridere…