Quanta strada ancora da fare…

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Assolti da stupro di gruppo: “Fu un momento di debolezza della ragazza”

Vi esorto a leggere l’articolo in cui sono riportate le motivazioni della sentenza

e poi vi invito a leggere la lettera che la vittima di questa vicenda ha scritto al blog “Al di là del Buco“,

ve ne riporto uno stralcio:

Ogni maledetta volta dopo aver lavorato su me stessa, cercato di elaborare il trauma, espulso da me i sensi di colpa introiettati, il fatto di sentirmi sbagliata, sporca, colpevole. Dopo aver cercato di trasformare il dolore, la paura, il pianto in forza, in arte, ecco un altro articolo che parla di me. E io mi ritrovo catapultata di nuovo in quella strada, nel centro antiviolenza, nell‘aula di tribunale. Tutto questo mi sembra surreale come un supplizio di Tantalo.
La memoria é una brutta bestia. Nel corso degli anni si dimenticano magari frasi, l’ordine del prima e dopo, ma il corpo sa tutto. Le sensazioni, il dolore fisico, il mal di stomaco, la voglia di vomitare, non si dimentica.

Essere vittima di violenza e denunciarla é un’arma a doppio taglio: verrai creduta solo e fin tanto che ti mostrerai distrutta, senza speranza, finché ti chiuderai in casa buttando la chiave dalla finestra, come una moderna Raperonzolo. Ma se mai proverai a cercare di uscirne, a cercare, pian piano di riprendere la tua vita, ti sarà detto “ah ma vedi, non ti é mica successo nulla, se fossi stata veramente vittima non lo faresti”. Così può succedere quindi che in sede di processo qualcuno tiri fuori una fotografia ricavata dai social network in cui, a distanza di tre anni dall’accaduto, sei con degli amici, sorridi e non hai il solito muso lungo, prova lampante che non é stato un delitto così grave. Fondamentale, ovviamente.

fonte: #Firenze: Fortezza significa forza. Adesso non più!

A me questa Italia fa paura e rabbia…

Dovremmo essere libere di essere, di scegliere, di desiderare e in apparenza lo siamo, ma il sottofondo della nostra società rimane oscuro, retrogrado, legato mani e piedi ad una logica talebana, che colpevolizza le donne: provochiamo, ce la cerchiamo, non sappiamo tenere chiuse le gambe, andiamo di notte in giro da sole, portiamo le gonne così corte e rossetti così accesi e capelli così lunghi… Portatrici del peccato originale.

Ci sono tanti uomini e tante donne autenticamente “liberati” e liberi da questi condizionamenti ancestrali, ma se non affronteremo radicalmente la questione educativa, troppe Fortezze da Basso, troppe Franca Viola, troppe ferite si apriranno ancora sul corpo delle donne (e degli uomini!)…



Ragazzi… Non siam mica qui a vincere le elezioni…

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Le abbiamo perse noi del PD queste elezioni.
Perchè siamo troppo arroganti, supponenti e non capiamo mai che il popolo deve sentire un politico VICINO a sè per fidarsi di lui e votarlo.
Gli americani hanno Barack e Michelle perchè “Gli Obamas” hanno saputo rendere comprensibili e condivisibili valori ALTI (la riforma sanitaria, il matrimonio omosessuale, l’uguaglianza dei cittadini) anche a tutta la parte del popolo che per mancanza di mezzi, di istruzione, o per storia familiare non li aveva mai capiti. Un popolo, quello americano, che è mediamente molto più “ignorante” di quello Italiano, ma che ha saputo confidare in un progressista vero, avanzatissimo per l’America, perchè quell’uomo ha saputo mettersi alla pari dei suoi elettori senza spocchia nè presunzione.

Ha saputo COMUNICARE un progetto, un sogno, un ideale

Alla sinistra italiana, per vincere, non si chiede di perdere i propri ideali, i propri valori, ANZI, deve confidare profondamente in esse e renderli e rendersi più popolare, più accessibile.

Se non capiamo questa lezione siamo destinati all’estinzione.
Lo dico con tutto il rammarico e lo sgomento e il disgusto possibili.

E’ ovvio che appena mi sono vista davanti agli occhi l’horror dei risultati elettorali il primo istinto è stato pensare “L’Italia è un paese di coglioni”, ma sarebbe troppo facile risolverla così.

Se la gente è ignorante e credulona è anche perchè nessuno, sinistra compresa, ha saputo farla “evolvere” e questo è un peso che ciascuno buon politico dovrebbe sentire sulle proprie spalle.





Italians do it better?!?!?!

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Ora, a parte il comprensivo e istintivo giramento di palle per la supponenza e la tracotanza che emerge dalle parole del giornalista tedesco, sinceramente, detto fra noi italiani, quanto è diventato difficile dargli torto?!?! Io credo che, se il mondo ha questa idea di noi, è tutto merito dell’immagine di noi che abbiamo scelto di trasmettere, immagine che non si discosta neppure troppo dalla realtà, purtroppo…





Pudicizia

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Pudicizia

Ormai non ne cogliamo più il significato.

Mi sento sporca, indignata, offesa, piena di vergogna.

Come italiana e come donna, doppiamente.

Il problema non è più solo, Silvio.

Il problema siamo noi, chi siamo, chi pensiamo di essere, chi vogliamo essere, che speranze ed aspirazioni abbiamo per il nostro futuro, che possibilità ci offre la società nella quale viviamo.

Io per me stessa non voglio questo. Non voglio che la concezione della donna che si è affermata in Italia finisca per condizionare la concezione che io ho di me stessa.

Voglio essere libera di ispirarmi a donne di potere e di successo, non avere come faro della rotta donne (schiave) del potere e del successo.

Non voglio pensare che l’unica via per l’affermazione di sè e del proprio valore sociale passi attraverso delle lenzuola  il palo della lap dance o la stanza del Bunga Bunga.

Quest’Italia mi fa orrore.


Un’Alternativa…

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Lunedì è iniziata una nuova, breve ma intensa avventura: il mio Master, finite le ore di lezione in aula, procede ora con 5 mesi di tirocinio, di cui uno, il primo, da passare in una cooperativa della provincia di Treviso, nel mio caso di tratta di “Alternativa” e delle cooperative ad essa collegate.
Si tratta di cooperative sociali che si occupano dell’assistenza, del recuper e del reinserimento lavorativo di persone “svantaggiate”: carcerati ed ex-carcerati, persone con disturbi psichiatrici, alcolisti e tossicodipendenti,  immigrati rimasti senza lavoro e via così.

Io sono inserita negli uffici centrali dell’amministrazione, ma la struttura in cui lavoriamo è la stessa in cui trova spazio una comunità residenziale e l’azienda biologica ortofrutticola nella quale lavorano gli utenti dei servizi di assistenza, quindi vivamo a stretto contatto con loro e capita spesso ci vengano a trovare in ufficio.

L’atmosfera è di completa integrazione e si fatica a distinguere lavoratori “normali”, operatori e lavoratori “svantaggiati”, in un meltin’ pot davvero riuscito, anche se di non facile gestione.

L’esperienza mi sta riempiendo d’entusiasmo, le colleghe e i colleghi sono simpatici e mi hanno accolta benissimo si dall’inizio e io sono molto felice di poter dar loro una mano.

Oggi è stata giornata di paghe e ho potuto conoscere anche i soci lavoratori della Cooperativa “Alternativa Ambiente” in cui lavorano soci e soci svantaggiati fianco a fianco, questi ultimi sono più del 50% e sono accomunati ai loro colleghi in tutto e per tutto quando si parla di salario. E’ stato molto bello potergli consegnare stipendi, tredicesime e pure gli interessi sulle quote sociali da loro versate in quanto soci della cooperativa, mi sono sentita utile e grata per quest’opportunità.

Ho persino ricevuto una proposta di “matrimonio” da un ragazzo Africano, che si auto-definisce “capo tribù” e in quanto tale sente di avere pieno diritto ad avere una secondo moglie giovane e bella, oltre a quella che ha già… Creo di essere diventata rossa come un pomodoro, ma son soddisfazioni 😀

Era un po’ che non scrivevo ma sentivo il desiderio di condividere con voi questa esperienza stimolante ed entusiasmante.

Ora vado a preparare una zuppetta per la cena mia e di mammà Valeria.

Mille baci :*




I will survive

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“If someone would tell me here, then,
that I will come sixty-something-three years later
with my grandchildren, so I’d say: “What you talking about?!”
So here you are, this is a really historical moment

via Spetteguless

E se ce l’hanno fatta loro, io perchè dovrei soccombere ad una marea (che sembra infinita) di piccoli contrattempi+decisioni fondamentali+mille cose da fare?!?!?!

I will survive!!

P.S. Oggi pranzo al vertice con la mia Kompagna Carbonara LVM… Avrete nostre notizie 😀