Morirò d’amore…

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Giorni liberi non ne ho
davvero
giorni che io posso stare anche un’ora senza te
il mio amore è una storia a tempo pieno
24 ore 7 giorni 12 mensilità
posso stare in apnea due minuti
dopo tre secondi muoio se io non respiro te
posso digiunare un giorno o anche tre
ma non posso stare un’ora senza che io mangi te

che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d’amore

sono mela e me ne sto sul ramo
ma se non mi cogli in tempo cado a terra e marcirò
sono spina e me ne sto sul muro
ma non servo a niente se tu non mi dai elettricità

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d’amore

la mia vita pende giù da un filo
e quel filo è dipendente dall’amore tuo per me
se pesassero il mio cuore al kilo
scoprirebbero che pesa esattamente come te

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d’amore

Tutto ciò per dire che…

sono stata al concerto di Lorenzo all’Arena

e ho gridato, riso, ballato, cantato…

E pianto, in alcuni momenti particolarmente bubeschi,

con il mio amore lontano,

vicino nel cuore.

 




Gita Vicentina…

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Penseri Sparsi

Sul Treno

I maschi adolescenti hanno spesso quest’aria da carbiatti impauriti da se stessi,

quando dismettono le loro pose da ribelli introspettivi,

il che li rende ancor più vunerabili agli occhi del modo,

ma probabilmente molto più forti di ciò che è opinione comune.

Le loro coetanee al contrario sono tanto sprezzanti e fiere da far quasi paura,

tutte le insicurezze ben celate dietro la maschera d’acciaio delle mode omologanti e dei mille ninnoli che si mettono addosso.

Emettono già una buona dose di animale attrattiva,

ma la lasciano inconsapevolmente incontrollata

ed è così che diventa più pericolosa per loro che per chi le guarda spaurito con gli occhioni di Bambi.

Sul Campo Marzio

La visione di un luna park mi mette sempre istantaneamente di buon’umore,

è il mio lato bambinesco che si ridesta.

Adoro anche che le vecchie abitudini oramai messe in un cassetto,

a causa di uno di quei cambiamenti che tanto odio,

si ridestino e mi accompagnino verso volti amichevoli e familiari,

che non mi hanno delusa neppure stavolta.

(ovviamente avrei voluto corredare questi pensieri con delle cellu-foto appositamente scattate, ma per i problemi precedentemente descritti non posso.. grrrr)




Un sogno che (forse) s’avvera…

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Fin da quando ho imparato a leggere, anzia anche da prima grazie a mamma e papà,

sono sempre stata una divoratrice di libri, di ogni tipo, forma e colore.

Papà e mamma me li leggevano prima di addormentarmi, papà sopratutto. Con lui avevo raggiunto un patto: alternavamo i volumoni di una imponente saga di Candy Candy, ai romanzi del ciclo dei pirati di Salgari (io ovviamente ero il fido Yanez).

Dopo i sei anni ho cominciato a fare da sola e allora mamma ci ha tesserate alla biblioteca comunale del mio paesino: 3 libri a testa per volta, tempo un mese per leggerli tutti.

Man mano che crescevo anche la mia voracità libresca andava aumentando e così spesso prendevamo 1 libro per lei e 5 per me. Poi quando è arrivata la tessera del mio fratellino (abbiamo 8 anni di distanza) sono stati 7 libri per me e 2 per loro (lui non ha mai condiviso quasta grande passione, sebbene abbiano provato a usare lo stesso metodo).

Quando non andavamo assieme, era mamma a scegliere per me, privilegiando tra i consigli della bibliotecaria e il suo estro quei volumi che apparivano più voluminosi, per riuscire a tenermi occupata per il maggior numero possibile di sere.

Tutt’ora non riesco a dormire senza aver letto almeno una riga (a parte quando sono assieme al mio adorato Tino, allora basta la stretta delle sue braccia e il suo respiro a farmi scivolare nel sonno) anche quando sto crollando dal sonno.

Il piacere che mi deriva dallo scorrere veloce gli occhi sulle righe, lasciare che la fantasia galoppi e costruisca il mio film privato, tutto mio…

Le poche persone che mi hanno osservata mentre leggo un romanzo che davvero mi piace e m’appassiona (quando succede leggo dappertutto, nella foga di continure a vedere la storia dipanarsi sotto i miei occhi) dicono che sembro in trance, anche lo sguardo cambia e quasi non sento i rumori e le voci che mi circondano

Leggo di tutto, nessun genere mi è intollerabile, tranne forse l’horror o cosa del genere…

Per questo mio insaziabile appetito, oltre che i miei genitori, devo ringraziare una mia maestra elementare, la mia maestra preferita: Roberta Regini. Dalla prima alla quinta elementare era perte del suo programma di insegnamento, passare almeno due ore ogni settimana a leggere ad alta voce a noi bambini le pagine di un romanzo.

La sua voce così calma e tranquilla e quelle ore di puro relax, non condizionato da compiti o impegni, sono momenti che mai dimenticherò. Dalla quarta elemntare poi le maestre crearono uno spazio speciale in classe dedicato ai libri e alla lettura, con delle poltroncine, una piccola libreria e dei cuscini ed era lì che lei ci leggeva i suoi libri anche quando oramai eravamo grandicelli.

E ora, forse, con un po’ di fortuna, potrò realizzare quello che era il mio sogno di bambina: mentre la maestra leggeva io sognavo di diventare libraia e vivere sempre in mezzo ai libri.

Ecco, più modestamente dalla metà di settembre potrei trovarmi a lavorare in una libreria…

Che ne dite meglio i libri o il gelato di grom?

Io credo di preferire i primi,  la mia golosità in quel campo è sempre la maggiore 😛

Per la cronaca, ultimi libri letti:

1. Causa di Morte, Patricia Cornwell (ho finito di ri-leggerlo sta notte all’una credo)

2. Tutto il pane del Mondo, Fabiola De Clerq (per un’amica in difficoltà)

3. Ines dell’anima mia, Isabel Allende (adoro gli scrittori sudamericani)

4. Quella sera dorata, Peter Cameron (poetico)

5. Prime Donne, Ritanna Armeni (politico)




In merito alla foto…

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Ce l’ha scattata una gentilissima signora che lavorava all’info point proprio lì di fronte…

Non vi dico che imbarazzante è stato doverle spiegare in inglese/francese cosa le chiedevamo e perchè 😀

Lei si è dichiarata assolutamente ingare del funzionamento della fotografia digitale, ma il risultato non è mica male no?

La fonte d’ispirazione per questa buffa e dolce idea è questa:

Doisenau